di Gianni Pardo
Avs è un acronimo che pensavo corrispondesse a
un tipo di trasmissione televisiva.
Tipo Advanced Validity System. Poi ho saputo che questo Avs conta di candidare Ilaria Salis alle prossime elezioni europee e mi sono detto che doveva trattarsi d’altro. Infatti Avs significa Alleanza Verdi e Sinistra (la cabina telefonica in cui si sono rifugiati Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni): e mi sono tranquillizzato.
Niente di nuovo. In anni lontani Marco Pannella dimostrò la sua voglia di protagonismo e di visibilità, oltre che la sua capacità di scandalizzare, candidando alle elezioni Ilona Staller, in arte Cicciolina, e Toni Negri. Solo errori.
Il contestatore non ha ragione in quanto tale, ha ragione quando ha ragione. E, se è autore di delitti, può darsi che abbia ragione in teoria, certo ha torto nella pratica. Fra l’altro la stessa teoria deve essere ben solida perché le si accordi il beneficio del dubbio. Invece tutta la competenza di Cicciolina si riassumeva in film pornografici e quella di Toni Negri in una violenza teorica che, facendo rischiare solo gli altri, appariva spregevole. Avevamo toccato il fondo? No.
Quali sono le credenziali politiche di Ilaria Salis? Toni Negri era un intellettuale noto in ambito europeo (di sinistra), mentre credo di avere letto che Ilaria, nel suo zaino, non teneva un libro, magari firmato da Marx o da Lenin, ma un manganello retrattile.
Se ciò è vero, se in qualcosa la Salis era teoricamente specializzata, era in violenza. E se qualche simpatia politica poteva avere, visto lo strumento di studio, era per il fascismo d’inizio Anni Venti. Auguri per l’assoluzione, ma per il resto? Non voglio pensare alla figura che faremmo a Bruxelles.
La Verità è che Avs e assimilati pescano nelle acque torbide di coloro che (estremamente frustrati personalmente) nuotano nel rancore, nell’odio dell’esistente, nel nichilismo. Spazzatura della storia.
(Andrew Valdivia)