di Alice Tidey
"Il blocco di 27 paesi deve ripensare urgentemente i suoi modelli di difesa ed economici per non rimanere indietro rispetto ai suoi rivali" ha detto il leader francese Macron durante un discorso alla Sorbona
“Il modello europeo rischia di essere ucciso dalla rivalità tra Stati Uniti e Cina e il prossimo decennio sarà decisivo per la sua sopravvivenza”.
A dirlo è il presidente francese Emmanuel Macron, che ha invitato l’Unione europea a diventare sempre più unita e sovrana.
In un discorso di 108 minuti tenuto alla Sorbona, dove sette anni fa l’allora neoeletto leader pronunciò un primo discorso sulla sua visione dell’Europa, Macron ha ripetuto più volte che “le regole del gioco sono cambiate” su diversi fronti, tra cui la geopolitica, l’economia e il commercio e la cultura.
“La nostra Europa può morire, dipende da noi”
“Dobbiamo essere lucidi sul fatto che la nostra Europa oggi è mortale. Può morire. Può morire e questo dipende solo dalle nostre scelte, ma queste scelte devono essere fatte ora” ha affermato Macron ai presenti, tra cui esponenti del suo governo e ambasciatori di altri Stati membri.
“Sono finiti i giorni in cui l’Europa acquistava energia e fertilizzanti dalla Russia, esternalizzava la produzione in Cina e delegava la sicurezza agli Stati Uniti d’America” ha aggiunto. Negli ultimi anni sono stati compiuti passi importanti, ha osservato, ma non è abbastanza.
Tra le preoccupazioni del presidente francese, la guerra in Ucraina e le sue implicazioni per la difesa e la sicurezza europea, nonché la capacità degli attori industriali e tecnologici europei di sopravvivere a quello che ha descritto come un “sovvenzionamento eccessivo” delle loro economie da parte di Stati Uniti e Cina.
Importante costruire una difesa comune
Per far fronte al nuovo scenario geopolitico, il Presidente francese ha affermato che è necessario costruire “una difesa credibile del continente europeo”.
Indicando la Russia come la principale minaccia del blocco, Macron ha chiesto di iniziare a lavorare su una “iniziativa di difesa europea” entro pochi mesi, prima come un “concetto strategico” da cui poi saranno messe in atto le “capacità pertinenti”.
Per fare ciò, ha sottolineato, l’industria europea della difesa deve “produrre più velocemente, in modo più europeo”. Ha ribadito la sua posizione, sostenuta negli ultimi mesi dai suoi colleghi dell’Ue, secondo cui questo aumento degli investimenti potrebbe essere finanziato attraverso l’aumento del debito comune dell’Ue. Ha inoltre ribadito la sua affermazione secondo cui dovrebbe esserci una “preferenza europea” nell’acquisto di attrezzature militari.
L’Ue dovrebbe anche essere più incisiva sul fronte diplomatico, ha affermato Macron, stringendo più “partenariati reciproci” con Paesi terzi “per dimostrare che non è mai vassalla degli Stati Uniti e che sa anche parlare a tutte le regioni del mondo: ai Paesi emergenti, all’Africa, all’America Latina”.
Il commercio, “troppe regole”
Affinché gli attori industriali europei possano sopravvivere alla concorrenza “sleale” dei rivali statunitensi e cinesi che hanno beneficiato di vasti programmi di sovvenzioni, Macron ha predicato una semplificazione delle regole o deregolamentazione.
“Il nostro attuale modello economico non è più sostenibile”, ha dichiarato.
Per il leader francese, gli obiettivi dell’Ue di diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio, di mantenere un modello socio-economico basato sulla solidarietà e sulla ridistribuzione e di aumentare la sovranità nei settori chiave e nelle catene di approvvigionamento sono giusti, ma “non ci siamo perché regoliamo troppo, investiamo troppo poco, siamo troppo aperti e non difendiamo abbastanza i nostri interessi”.
La risposta, secondo il presidente francese, è un “patto di prosperità” che includa “percorsi di semplificazione delle regole” nel corso del prossimo mandato per consentire alle aziende di scalare rapidamente a livello europeo e una politica industriale per dare impulso ai cosiddetti settori verdi.
L’Europa, ha aggiunto, dovrebbe anche puntare a diventare leader mondiale in cinque settori chiave: l’intelligenza artificiale, lo spazio, le biotecnologie, le energie rinnovabili e il nucleare.
Per raggiungere questi obiettivi, l’Unione avrà bisogno di un “grande piano di investimenti collettivi”. Si è detto favorevole all’aggiunta di un obiettivo di crescita, nonché all’aumento delle entrate derivanti da imposte a livello europeo. Ha inoltre esortato ad accelerare i lavori per la creazione di un’Unione dei mercati dei capitali, da finalizzare entro 12 mesi, per invogliare le banche dell’Ue a investire i risparmi europei in prodotti nazionali piuttosto che in prodotti esteri, solitamente americani.
I valori che devono essere difesi
L’ultima parte del suo discorso è stata dedicata alla difesa dei valori europei.