Little Big e la disinformazione russofila (butac.it)

di 

Un deep fake realizzato in maniera professionale 
che riproduce lo stile di una band che è scappata 
dalla Russia per insultare la Francia
... cui prodest?

Tra le segnalazioni che vediamo circolare una ci è arrivata tramite Twitter e riguarda un video in inglese che sarebbe stato realizzato dalla band Little Big, band che da alcuni anni realizza animazioni satiriche su YouTube e che in America del Nord (Canada, USA e Messico) ha un vasto seguito, anche nelle tournée dal vivo.

La band è stata fondata nel 2013 a San Pietroburgo, fa rave, pop, hip hop, EDM. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina si sono trasferiti negli States e a me ricordano, come ironia, molto i Nanowar of Steel:

Ma veniamo alla segnalazione. Circola quello che sembra un loro video che parla delle Olimpiadi di Parigi, e lo fa in maniera decisamente offensiva, non c’è l’ironia dei loro pezzi precedenti, non c’è il sarcasmo che usano nei loro short, no, solo tante offese contro la Francia e nulla più, il video viene fatto circolare in particolar modo su Twitter/X da profili filorussi. Il video non esiste sui canali ufficiali dei Little Big, e basta guardarlo…per rendersi conto che non ha nulla delle loro attuali produzioni.

Quindi confermiamo, il video è un falso, realizzato spendendo tempo e soldiChi ce li avrà messi? è la domanda a cui sarebbe bello rispondere.

Chi mai può avere interesse ad affossare una band russa che si è trasferita negli States e sta avendo successo da alcuni anni? Nei commenti qualcuno sostiene che sia opera del governo russo, ma ovviamente noi non abbiamo modo di poter verificare l’accusa, quello che ci interessava però era mettere in evidenza come un deep fake può essere utilizzato per disinformare.

Qui si utilizza la band come voce autorevole per colpire un certo pubblico e veicolare certe opinioni, mentre nei confronti di un altro tipo di pubblico si getta discredito verso la band stessa, a cui si fanno indirettamente dire le stesse cose che la propaganda russofila ripete da tempo nei confronti della Francia e di Macron.

La teoria del complotto dell’Hiv iniettato con i vaccini anti Covid (open.online)

di Juanne Pili

FACT-CHECKING

L’idea che i vaccini Covid siano un veicolo per sterminarci iniettando a tutti l’Hiv è priva di fondamento

A seconda delle narrazioni complottiste l’Hiv c’entra con l’Aids oppure no, ma verrebbe anche iniettato al posto di quelli che crediamo essere vaccini Covid, stando alla narrazione No vax che si legge in diverse condivisioni Facebook. Si cita il cardiologo Richard M. Fleming, protagonista della clip in oggetto, e il premio Nobel Luc Montagnier che isolò per primo il virus. Vediamo perché la tesi riportata non ha alcun fondamento.

Analisi

Le condivisioni sull’Hiv che verrebbe iniettato al posto dei vaccini Covid vengono riportate con la seguente didascalia:

Dr. Richard M. Fleming: “HIV iniettato con il vaccino”
Lo aveva detto anche Luc Montagnier, ma gli è stato dato il “vecchio rincoglionito”.

La bufala del SARS-CoV-2 manipolato con l’Hiv

La tesi di Fleming è che la proteina Spike del SARS-CoV-2 sia stata prodotta a partire dall’Hiv. La clip dove il medico fa tali affermazioni risale per altro ad alcuni anni fa, come testimonia il fact-checking del collega Petar Vidov per Faktograf, risalente al 2022.

In una nostra precedente analisi avevamo visto che narrazioni simili partivano da affermazioni di Montagnier secondo il quale avrebbero prodotto il nuovo Coronavirus durante delle ricerche volte a produrre un vaccino contro l’HIV.

«Con il mio collega – affermava il Nobel francese -, il biomatematico Jean-Claude Perez, abbiamo analizzato attentamente la descrizione del genoma di questo virus a RNA. Non siamo stati i primi, un gruppo di ricercatori indiani ha cercato di pubblicare uno studio che mostra che il genoma completo di questo virus ha all’interno delle sequenze di un altro virus, che quello dell’AIDS. Il gruppo indiano ha ritrattato dopo la pubblicazione. Ma la verità scientifica emerge sempreLa sequenza dell’AIDS è stata inserita nel genoma del coronavirus per tentare di fare il vaccino Hiv».

Montagnier citava uno «studio» dell’Università di Nuova Delhi del 31 gennaio 2020 intitolato «Strane somiglianze di inserti unici nel coronavirus 19 di proteine di HIV», successivamente ritrattato e ritirato. Altri scienziati lo smentirono con un ulteriore studio del febbraio 2020 dal titolo «HIV-1 did not contribute to the 2019-nCoV genome».

Inoltre Perez aveva precedentemente pubblicato nella International journal of research granthaalayah una ricerca intitolata «Wuhan covid-19 synthetic origins and evolution». Ebbene, tale rivista si trova nella black list delle riviste predatorie del debunker Jeffrey Beall. Per maggiori approfondimenti sui presunti inserti genetici di Hiv nel SARS-CoV-2 suggeriamo la lettura del post Facebook del professor Enrico Bucci del 1 febbraio 2020.

Curiosamente alle origini di tale “leggenda” potrebbe esserci una ricerca seria ma che non ebbe il successo sperato, come illustrò il collega Praveen Kumar per Logically Facts. Un team australiano tentò la realizzazione di un vaccino proteico mediante un piccolo frammento di proteina simile a quella dell’Hiv. Nulla di tutto questo avrebbe potuto portare a una replicazione dell’HIV.

Non di meno lo studio non ebbe esito positivo. Ci fu una prima sperimentazione clinica nel luglio 2020 con risultati insufficienti. Il vaccino se messo in commercio avrebbe potuto persino produrre una serie di falsi positivi per l’Hiv nella popolazione. Quindi i ricercatori abbandonarono il progetto.

Conclusioni

Abbiamo visto che le tesi riportate nella clip in oggetto sono solo un elenco di vecchie bufale volte ad associare i vaccini Covid all’Hiv, senza presentare reali prove, ma elencando invece vecchie fake news prodotte da Montagnier.