I 6 dogmi sul clima di Clintel (butac.it)

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Ci è stata segnalata una pagina Facebook che raccoglie donazioni per fare informazione sul clima, la pagina si chiama Klima e Scienza ed è seguita anche da alcuni miei contatti – ammetto che spero lo facciano in forma critica, ma di alcuni non sono sicuro. La pagina riporta fin da subito il proprio credo:

NON C’È ALCUNA EMERGENZA CLIMATICA IN CORSO https://clintel.org/world-climate-declaration/
Pagina NO PROFIT di Divulgazione scientifica

Il primo post che ci appare aprendo la pagina Facebook è la richiesta di fondi tramite PayPal. Sia chiaro, non c’è nulla di male a chiedere fondi, anche se vista la scarsità di contenuti della pagina il dubbio su come verranno usati quei fondi un po’ c’è. Sia chiaro, il curatore della pagina spiega nella descrizione della raccolta fondi:

PER SOSTENERE TUTTE LE SPESE CHE LA NOSTRA PAGINA AFFRONTA , DALLE PROMOZIONI PUBBLICITARIE A PAGAMENTO DI FACEBOOK, AL MATERIALE RACCOLTO PER I POST , E ANCHE ALLE SPESE LEGALI PER DIFENDERCI DA FACEBOOK E DISTURBATORI VARI .
GRAZIE DEL VOSTRO GENTILE AIUTO DONANDO ANCHE UNA MODESTA CIFRA AL PREZZO DI UN SEMPLICE CAFFE

A scrivere tutto in maiuscolo è lui stesso eh, non io per dare più evidenza.

A quanto ho visto nella pagina attualmente vi si riportano contenuti scritti e realizzati da altri, c’è davvero bisogno di donare a chi praticamente fa copia e incolla? Noi che realizziamo contenuti originali da undici anni, allora, cosa dovremmo chiedere? Ma non è di questo che volevo parlare, la pagina Klima e Scienza di per sé appunto non realizza praticamente nulla, ma riprende i dogmi sui cambiamenti climatici riportati su Clintel, di cui già ci siamo occupati in passato:

…Clintel, una fondazione indipendente di oltre 700 scienziati fondata nel 2019 in Olanda dal professore di geofisica Guus Berkhout, e dal giornalista scientifico Marcel Crok. Clintel è un gruppo scientifico che si definisce “climate intelligence” e sostiene che non c’è un’emergenza climatica.

Clintel da qualche anno fa girare una petizione dal titolo appunto “Non c’è alcuna emergenza climatica” invitando scienziati vari a firmarla. Le prove che dovrebbero dimostrare che non siamo di fronte a un’emergenza climatica sono riportate sul loro sito ma sono già state confutate più e più volte, ad esempio nel 2019 su Climate Feedback sono state analizzate punto per punto e smontate una alla volta, e lo stesso su International Journal of Science, nel 2021.

Ho pensato fosse cosa utile riportarvi un sunto delle confutazioni dei sei punti principali sostenuti da Clintel, sia mai che possano esservi utili in qualche discussione on e off line. Per fare il sunto che segue ho sfruttato l’aiuto di un’IA che ha tradotto e raccolto le varie confutazioni.

  • “Il riscaldamento è sia naturale che antropogenico”:
    • Clintel dice che: la Terra ha attraversato cicli naturali di caldo e freddo, quindi il riscaldamento attuale è in parte naturale.
    • Confutazione: mentre è vero che esistono cicli climatici naturali, il riscaldamento attuale è principalmente causato da attività umane, come dimostrato da numerosi studi scientifici. La crescita delle temperature è strettamente legata alle emissioni di gas serra antropogeniche.
  • “Il riscaldamento è molto più lento del previsto”:
    • Clintel dice che: la velocità del riscaldamento è inferiore a quanto previsto dai modelli climatici, indicando che la nostra comprensione del cambiamento climatico è incompleta.
    • Confutazione: anche se ci sono variazioni nelle previsioni, i dati recenti dimostrano che la Terra sta riscaldando a tassi allarmanti. I modelli climatici hanno dimostrato di essere in gran parte accurati nel prevedere il riscaldamento globale.
  • “I modelli climatici non sono affidabili”:
    • Clintel dice che: i modelli climatici esagerano l’effetto dei gas serra come il CO₂ e non possono essere usati come base per le politiche climatiche.
    • Confutazione: i modelli climatici hanno dimostrato la loro affidabilità nel prevedere il riscaldamento globale. Anche se perfettibili, forniscono uno strumento essenziale per comprendere i trend climatici futuri.
  • “Il CO₂ è cibo per le piante e non un inquinante”:
    • Clintel dice che: la CO₂ è essenziale per la vita vegetale e livelli più elevati potrebbero essere benefici per l’agricoltura.
    • Confutazione: sebbene la CO₂ sia necessaria per la fotosintesi, l’eccessiva quantità nell’atmosfera contribuisce significativamente all’effetto serra, causando squilibri climatici che danneggiano l’ecosistema globale.
  • “Il riscaldamento globale non ha aumentato i disastri naturali”:

  • Clintel dice che: non ci sono prove statistiche che il riscaldamento globale stia intensificando i disastri naturali come uragani o alluvioni.

    • Confutazione: numerosi studi mostrano che il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l’intensità di molti eventi climatici estremi, tra cui uragani, siccità e inondazioni.
  • “Le politiche climatiche devono rispettare le realtà scientifiche ed economiche”:

    • Clintel dice che: non c’è emergenza climatica e non c’è bisogno di politiche drastiche come il raggiungimento delle emissioni nette zero di CO₂ entro il 2050.
    • Confutazione: la crisi climatica è reale e urgente. Ritardare le azioni necessarie potrebbe avere conseguenze devastanti per il pianeta. Le politiche per ridurre le emissioni sono fondamentali per limitare i danni futuri.

Io non sono un esperto di clima, pertanto come fonti delle affermazioni fatte qui sopra vi rimando ai due link forniti poco sopra.

Sperando di aver fatto cosa utile.

Preghiere anti-aborto al Policlinico di Modena: scoppia subito lo scontro politico (gazzettadimodena.it)

Il sindaco Mezzetti: «Una subdola violenza». 
Rossini (Fdi): «Parole gravi»

L’iniziativa “40 giorni per la vita”, appuntamento di preghiera antiabortista davanti al policlinico non ha mancato di suscitare reazioni e contro-reazioni.

L’INTERVENTO

A partire dal sindaco di Modena, Massimo Mezzetti: «Rispetto le idee di tutti ma quando una parte di queste vuole prevaricare e limitare le altre bisogna prendere posizione.

La veglia per la vita che si tiene davanti al Policlinico è un’iniziativa antiabortista che nulla ha a che fare con l’aiuto e il sostegno alle donne. In questi giorni associazioni e realtà di donne della nostra città mi hanno messo a conoscenza di questo fatto della cui esistenza ho letto anche sulla stampa. Come sindaco non può lasciarmi indifferente che ci si raduni per condizionare – con subdola violenza – l’esercizio di un diritto stabilito da una legge dello Stato che a sua volta fu una conquista nata da una grande mobilitazione dal basso in tutto il Paese, soprattutto delle donne e del movimento femminista e delle donne. Io sono fermamente convinto che la libertà di scelta vada garantita in ogni sede, a maggior ragione negli ospedali dove l’interruzione volontaria di gravidanza viene praticata e le donne, in un momento così intimo e delicato, hanno bisogno di rimanere tranquille. Incontrerò presto la rete Pro-Choice che mi ha posto questa e altre questioni. Dobbiamo essere tutte e tutti consapevoli che i diritti non sono mai acquisiti per sempre e vanno difesi con tenacia».

L’OPPOSIZIONE

Subito è arrivata la replica di Elisa Rossini di Fratelli d’Italia: «Troviamo le affermazioni del Sindaco sulla manifestazione dei Forty Days for Life di una gravità inaudita. Il Sindaco arrivando da Bologna dovrebbe avere l’accortezza di fare un passaggio davanti al Policlinico per verificare cosa succede e cosa fanno i partecipanti alla manifestazione visto che ammette di essere a conoscenza della manifestazione unicamente dalla stampa per poi lanciarsi in giudizi evidentemente al buio, senza conoscere fatti persone e pensieri. E non si offre di incontrare i partecipanti alla manifestazione (cittadini modenesi al pari dei contromanifestanti) per comprenderne le ragioni, ma li giudica senza conoscere, senza informarsi sulle modalità e le ragioni della manifestazione, mentre si offre di incontrare i contromanifestanti appartenenti alla rete “Pro-Choice”. Il Sindaco si lancia in giudizi pesanti affermando che i Forty Days For Life vorrebbero “prevaricare e limitare” le idee di altri, ma l’unico che vuole prevaricare le idee altrui è lui esprimendo giudizi avventati».