20 Ottobre2024
Il senatore, i vaccini e le miocarditi (butac.it)
di
Ci è stato segnalato un tweet del Senatore Claudio Borghi (che su Twitter ha bloccato BUTAC da anni), il tweet è questo:

Claudio Borghi l’ha scritto il 4 ottobre, noi eravamo già immersi nel weekend lungo di Bologna visto che il 4 è San Petronio, ma altri hanno subito cercato di spiegare a Borghi che quanto affermava era sbagliato, e che con il suo post diffondeva disinformazione.
Dai colleghi di Bufale.net, che evidentemente non si erano ancora incrociati col senatore, al professor Roberto Burioni, tutti a cercare di spiegare la stessa identica cosa.
Ma
Noi non riteniamo sia utile parlare con un soggetto che ci ha preventivamente bloccato dalla sua bacheca anni fa, mentre invece riteniamo sia utile spiegare in maniera il più semplice possibile dove stiano gli errori nel post del senatore.
La primissima cosa da chiarire è che è stato ampiamente riconosciuto, da anni, che esiste un rischio molto raro di miocardite dopo la vaccinazione con vaccini mRNA, soprattutto nei giovani maschi. Nessuno lo nega, e non si tratta di una novità né di un’ammissione recente. Quello però che va detto è che la maggior parte dei casi documentati sono stati lievi e si sono risolti completamente con cure appropriate, come confermato da studi condotti dai CDC e altre istituzioni sanitarie internazionali.
Tutte cose che qui su BUTAC abbiamo spiegato più e più volte. Anche l’infezione da SARS-CoV-2 può causare miocardite, e i casi legati al COVID-19 possono essere più severi rispetto a quelli associati ai vaccini. La malattia COVID-19 può provocare gravi complicazioni cardiache, inclusi infiammazione del cuore e danni duraturi, specie nei soggetti che sviluppano la MIS-C (sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini), che è stata osservata come una complicanza rara ma seria nei bambini e giovani che contraggono il virus.
E infatti lo studio di cui parla il senatore Borghi evidenzia proprio come i pazienti affetti da miocardite da vaccino presentino generalmente un decorso clinico più lieve di quelli con miocardite da COVID. Difatti circa l’80% dei casi di miocardite associata al vaccino mostrava sintomi lievi, con solo il 17% dei pazienti che sviluppava un qualche tipo di disfunzione cardiaca (perdita temporanea di funzione del cuore).
Al contrario, i casi di miocardite associata al COVID-19 erano più gravi: il 68% dei pazienti presentava disfunzione cardiaca significativa e l’80% aveva un decorso clinico grave che richiedeva ricovero in terapia intensiva o supporto cardiaco.
Lo studio pubblicato su una testata del gruppo Lancet, eClinicalMedicine, a ottobre 2024 è sicuramente interessante nel suo mostrare come i pazienti che hanno sofferto miocardite da vaccino presentino più spesso cicatrici cardiache, seppur collegate a sintomi più lievi e decorsi più veloci, pertanto ha senso continuare il monitoraggio per portare avanti ulteriori ricerche e studi che possano aiutare a capire meglio la situazione.
Il senatore è pagato dalle tasse di tutti, anche quando scrive su Twitter, BUTAC è un servizio gratuito.
No comment Bologna
Bologna e il fetore degli sciacalli (diario.world)
di Gregorio Dimonopoli
Sono ore e momenti difficili ma nonostante ciò...
Le gravi conseguenze che chiunque ha visto, vede e vedrà ancora per molto tempo e dovute ad un’ennesima e straordinaria reazione di un ambiente reiteratamente violentato dovrebbero imporci tante riflessioni, non solo sull’accaduto ma, soprattutto, sul futuro della città e le conseguenti scelte urbanistiche che necessariamente metteranno in profonda discussione quelle stesse strade che quotidianamente percorriamo con inerte abitudine.
Dovrebbero essere momenti d’impegno per organizzare a lenire per quanto possibile queste ferite purtroppo non solo alle cose ma anche per la memoria di quella famiglia che ha perso una persona cara.
Ma no, purtroppo non è così.
Ora, si è ulteriormente rinfocolata la canea accusatoria verso il sindaco Lepore, il quale certo merita a mio avviso una lunga fila di critiche per tanti motivi pregressi e di varia natura, ma che non c’entrano con l’eccezionalità di un evento meteorologico estremo.
Mentre si perpetua una costante guerra da mulini a vento grazie a dementi e patetici negazionisti dei cambiamenti si aggiunge anche lo sciacallaggio politico con la scusa delle prossime elezioni regionali, il plurale è d’obbligo.
Nella vicina Liguria ad esempio, anch’essa infatti oggetto di una tornata elettiva, e dove i problemi ambientali non sono mai stati pochi in questi decenni, pare che non ci sia lo stesso cipiglio giustizialista. Ma questo vale anche per altre regioni governate dal centro destra, proprio in queste ore. Silenzio o meglio omertà. Triste.
Non sarebbe da credere una tale protervia in disprezzo delle sofferenze suddette ed invece dalle pantofole editoriali della Meloni si sparano titoli insultanti, anti storici ed inzuppati dal denominatore comune di un incomprensibile anti comunismo d’antan.