Da via Trieste a piazza Loggia, muri sfregiati da numerose svastiche. La condanna è bipartisan (bresciaoggi.it)
L'onorevole Girelli: "Davanti a questi segnali chiedo che anche i partiti di centrodestra prendano le distanze senza ambiguità".
Il centrodestra in Loggia: “Non c’è bisogno che ci venga richiesto alcun intervento. Un episodio che non può essere minimizzato e che va condannato senza se e senza ma”. La sindaca: “Non ci lasceremo intimidire”
Brescia sfregiata con decine di svastiche
A pochi giorni dalla manifestazione neofascista, il centro storico della città di Brescia si è svegliata con numerose svastiche disegnate su muri e monumenti: ad essere colpiti la facciata laterale dell’istituto Gambara e la fontana di via Trieste ma anche il basamento della statua della Bella Italia di piazza Loggia, a pochi passi da dove il 28 maggio 1974 esplose la bomba che uccise 8 persone e ne ferì 102
Una città sfregiata da simboli del nazismo, utilizzando una bomboletta di colore nero, comparsi nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 dicembre. Per ora non c’è stata alcuna rivendicazione.
I commenti di sdegno
Girelli (Pd)
“La svastica disegnata sul monumento della “Bella Italia” in piazza Loggia e altre simili sui muri della città non possono che preoccupare per il clima che si è venuto creare in questa ultime settimane – ha commentato il deputato Pd Gian Antonio Girelli -. A soffiare sul fuoco qualcuno che per imitazione o stupidità cerchi di alzare i toni lo si trova sempre. Al di là dei responsabili ci preoccupa chi crea questo clima di divisione e odio, che è esattamente il contrario di quello che la città di Brescia rappresenta e ha rappresentato nella sua storia”
“Davanti a questi segnali, chiedo – aggiunge Girelli – che anche i partiti di centrodestra, prendano le distanze senza ambiguità da questi segnali e simboli, che nulla hanno a che fare con il normale confronto di idee ma che riportano ad una tragica stagione che purtroppo il nostro Paese ha sperimentato e alla quale è stata data una risposta definitiva nella nostra Costituzione. Ecco perché la politica che vi si deve riconoscere non può che esprimere una forte e severa condanna.”
Pollini (M5S)
«Le svastiche che questa mattina hanno imbrattato il cuore di Brescia rappresentano uno sfregio alla nostra memoria e alla storia della nostra città – commenta la consigliera regionale e presidente della Commissione regionale Antimafia, Paola Pollini – . Oltre ad augurarmi che i responsabili siano presto identificati e rispondano delle loro azioni nelle opportune sedi, spero che le istituzioni unite e tutte le forze politiche che le compongano prendono le distanze, da un gesto che va condannato senza indugio. Lo sfregio di questa notte rappresenta una deriva che deve essere immediatamente fermata».
Centrodestra in Loggia
“Un grave e intollerabile atto è stato compiuto a Brescia, con l’apparizione di scritte inneggianti alla svastica. Un episodio che non può essere minimizzato e che va condannato senza se e senza ma. Questo gesto è un’offesa alla nostra comunità, alla memoria storica della nostra città e soprattutto ai tanti deportati e alle vittime del nazifascismo, che devono essere ricordati con il massimo rispetto. Brescia, con la sua storia, la sua tradizione di resistenza e di libertà, deve rimanere unita nella condanna di simili manifestazioni di odio.
Non c’è bisogno che ci venga richiesto alcun intervento, come sottolineato dall’onorevole Girelli, che purtroppo non ha avuto parole per commentare l’atteggiamento esitante della sua coalizione di sinistra, che in più occasioni ha mostrato divisioni e incertezze di fronte al tema dell’antisemitismo. Questo episodio rappresenta una macchia per la nostra città e un’offesa ai valori di pace, democrazia e solidarietà che ci uniscono. Non possiamo e non dobbiamo permettere che simili gesti oscurino la nostra storia e il nostro impegno per un futuro di rispetto e libertà”.
La sindaca Castelletti
“Le svastiche che hanno imbrattato il monumento della Bella Italia e il muro del liceo Gambara in via Trieste sono un palese affronto all’anima democratica e inclusiva della nostra città. Non ci faremo condizionare da chi, con azioni becere, pensa di intimidire le istituzioni e i cittadini, seminando paura e odio. Non arretreremo, continueremo a promuovere e difendere i valori democratici nei quali ci riconosciamo. Siamo medaglia d’argento alla Resistenza, siamo stati feriti dalla strage neofascista di piazza Loggia, questi estremisti non troveranno terreno fertile nella nostra città. Mi aspetto che tutte le forze politiche che siedono in Consiglio comunale prendano le distanze, in modo netto, da questi atti inaccettabili. Brescia è, e continuerà ad essere, libera, antifascista e democratica”.
Benzoni (Azione)
“Dopo il corteo neofascista di pochi giorni fa, questa mattina Brescia si è svegliata con alcuni punti della città ricoperti da svastiche, tra cui una sul monumento della Bella Italia in Piazza Loggia. Questi atti vili sono un tentativo di far credere che questa sia la vera Brescia, ma non lo è – è il commento del deputato di Azione, Fabrizio Benzoni -. Brescia è una città contro ogni violenza, antidiscriminatoria e crede fermamente nei valori democratici e in quelli dell’inclusione. Non possiamo tollerare simili manifestazioni di odio e intolleranza. Sono certo che le autorità rimuoverà prontamente queste simboliche allusioni a dei tempi bui della storia europea: ora è fondamentale che tutta la comunità si unisca in una condanna collettiva di questi atti”.
Gelmini (Noi Moderati-Centro Popolare)
“Prima il corteo neofascista per le strade del centro città, ora le svastiche in Piazza della Loggia. Proprio lì, nel luogo della strage del 1974 che rappresenta per tutta la comunità una ferita ancora aperta. L’ennesimo oltraggio a Brescia e ai bresciani, che non si faranno di certo intimidire da questo clima di odio inaccettabile. Brescia non appartiene e non apparterrà mai a chi vuole riportare indietro le lancette della storia. Auspico ferma condanna da parte di tutti”, ha commentato Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati-Centro Popolare.
Magni (Avs)
“Le svastiche comparse sui muri di Brescia e in piazza della Loggia sono gravissime. Un vero e proprio insulto alla città medaglia d’argento alla Resistenza e alla memoria delle vittime del terrorismo neofascista del 28 maggio 1974 in piazza della Loggia. Un gesto vile, lascito del corteo dell’estrema destra neofascista che nei giorni scorsi ha sfregiato la città. Brescia è antifascista e democratica, Brescia non si farà intimidire. Simboli di odio e violenza che si richiamano al nazifascismo stanno tornando nelle nostre città, cercando di riportare in vita ideologie che la storia ha già condannato – ha commentato il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni -. Le manifestazioni promosse da organizzazioni neofasciste, che offendono la coscienza civile e democratica, la memoria comune e i valori fondamentali della Costituzione, vanno vietate. Quanto accaduto a Brescia conferma quello che chiediamo da tempo al governo: occorre agire con fermezza e sciogliere le organizzazioni che si richiamano al neofascismo”.
Il centrosinistra in Loggia
“Deturpare il centro della città con delle svastiche non è solo un atto grave, è un gesto che demarca un punto di rottura. C’è un prima e c’è un dopo. La necessità di condannare in maniera unitaria questi gesti è una responsabilità di tutti. Non ci sono se e non ci sono ma. È una responsabilità storica che guarda a chi c’è stato prima di noi e ha combattuto per liberare il nostro paese e la nostra città e a chi verrà dopo di noi, a cui dobbiamo lasciare un mondo in cui il fascismo sia stato sradicato. Non possiamo banalizzare in alcun modo quanto accaduto: non solo parliamo di deturpare monumenti con un simbolo che ha un significato preciso ma anche di un gesto fatto in risposta alla manifestazione antifascista organizzata a Brescia per questo venerdì. Rispondiamo, come maggioranza in Loggia, che non solo non c’è spazio per questo tipo di azioni ma che ci saranno delle conseguenze serie: confidiamo nel rapido lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura per accertare le responsabilità di atti che inneggiano al nazifascismo. La risposta democratica di tutte le forze di maggioranza è ferma e ci auspichiamo la stessa condanna dalle forze di minoranza”.