L’invito del dottor Gasparoni a non vaccinarsi è un’antologia di leggende No vax (open.online)

di Juanne Pili

Ecco perché il Centro di medicina Montebelluna 
ha fatto bene a prendere le distanze dal comunicato

Circola attraverso diverse condivisioni su Facebook l’immagine di un comunicato cartaceo, che invita a non assumere i vaccini (specialmente quelli a mRNA) contro il nuovo Coronavirus.

L’autore è un medico, il dottor Pietro Gasparoni, e vista l’intestazione sembra parlare a nome del Centro di medicina Montebelluna. Ma attenzione, non è affatto così. Vediamo quali erano le argomentazioni del medico e perché il Centro medico privato ha fatto bene a prendere le distanze.

Analisi

Il testo, scritto con uno stile che piace negli ambienti complottisti e No vax, esordisce con un «NON Vaccinatevi» seguito da tre punti esclamativi. Si trovano al suo interno anche affermazioni oltraggiose verso un governatore e un ministro della Repubblica: «Zaia, grande, infinito bugiardo e manipolatore mediatico […] il lombrosiano microcefalo Speranza sostiene una distorta informazione unica».

Qual è invece l’informazione “alternativa” proposta dal dottor Gasparoni? In sostanza si tratta di una antologia di vecchie affermazioni provenienti dagli ambienti No vax, rivelatesi infondate:

Perché oggi così tanti positivi al SarsCov2? Perché così tanti Herpes zoster […] Perché molte malattie autoimmuni a breve distanza dalle vaccinazioni?

In sostanza, secondo Gasparoni i vaccini a mRNA imponendo alle cellule di produrre la proteina Spike (S) causerebbero una immunodeficienza, dovuta al fatto che «la filiera dell’immunità naturale» verrebbe meno, rendendo il vaccinato meno protetto. Non si tratta solo di semplificazioni.

La storia dei vaccini a mRNA che generano immunodeficienza è stata analizzata nel progetto Open Fact-checking in diversi articoli e non trova riscontro nella letteratura scientifica seria. Anzi, abbiamo visto che spesso si distorcono i documenti ufficiali, pur di rafforzare i preconcetti sui vaccini.

Del resto il documento non si appoggia ad alcuna fonte e la stessa azienda con cui collaborava l’autore ne prende le distanze … leggi tutto

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