Il leader del partito postfascista Fratelli d'Italia, favorito nei sondaggi,
ha diffuso il video di uno stupro per sfruttare il tema della sicurezza.
Domenica 21 agosto, una donna ucraina di 55 anni è stata violentata da un richiedente asilo nel centro di Piacenza, in Emilia-Romagna (Nord). Questa orribile notizia avrebbe potuto finire lì ed essere oggetto di poche righe sulla stampa. Ma la scena, insopportabile, è stata filmata da un testimone e pubblicata sui social network.
Un video appena ripreso da diversi quotidiani della Penisola, ma anche, e soprattutto, dal team di campagna di Giorgia Meloni, candidata di estrema destra alle elezioni anticipate del 25 settembre, leader di Fratelli d’Italia (IDE, post-fascista), che lo ha visto come un modo per sfruttare il suo tema preferito, “ripristinare la sicurezza nelle nostre città”.
Questo uso del video per scopi elettorali ha rapidamente acceso i social network, così come il dibattito politico. Il Partito Democratico (PD, centrosinistra) ha denunciato una strumentalizzazione dello stupro e una violazione della dignità della vittima evocando una sequenza “indecente e senza pudore”.
Poche ore dopo, Giorgia Meloni ha risposto denunciando le “mistificazioni deliranti della sinistra”, sempre pronta, secondo lei, ad attaccarlo personalmente, senza menzionare i problemi di sicurezza.
Il candidato sostiene anche di aver mascherato il volto della vittima prima di pubblicare il video dello stupro. Ma il malessere ha assunto una nuova dimensione martedì 23 agosto, quando la vittima, che risiede in Italia da diversi anni, si è detta “terrorizzata” perché riconosciuta dai parenti nelle immagini … leggi tutto