Il Comune di Bologna annuncia un "Piano dell’Economia della Notte" che porti nel 2023, attraverso "un percorso partecipato"(sic!), agli "Stati Generali della Notte".
Prendo atto di questa svolta gotica e “dark” della “città più progressista d’Italia” e faccio i miei auspici che ne salti fuori qualcosa, anche se temo che dietro i roboanti annunci si celi la solita inconcludente fuffa e incapacità a risolvere gli stessi problemi che si trascinano da 20 anni.
Quello che servirebbe, secondo me, è piuttosto:
– un piano vero per la riqualificazione e la promozione della zona universitaria, mancato negli ultimi 20 anni, che valorizzi il patrimonio di tesori artistici in essa contenuti e che vada a sostituire o quantomeno a integrare l’economia del bere e dello spaccio oggi prevalente nell’area con una economia della cultura. Moneta buona caccia la cattiva.
Non lo ha detto anche la Madrid che occorre portare “cultura e socialità positiva” in zona universitaria? vogliamo discutere seriamente di questo?
– una seria, ferma determinazione a cacciare la criminalità organizzata dall’area: risse tra bande di spacciatori, stupri, spaccio di eroina, rapine, molestie non sono tollerabili nel cuore storico monumentale della città; lo si vuole fare oppure no?
– un piano vero di politiche giovanili, anche queste assenti da 20 anni, che si ponga l’obiettivo di creare dei “centri di aggregazione giovanili pubblici”, come ci sono in altre città, che offrano ai giovani spazi di socialità e di espressione culturale. Se offri ai giovani solo pizza e birra non ti puoi lamentare dell’effetto che ottieni. E non puoi, come Ente Pubblico, fare nulla e delegare tutto ai “centri sociali”( solo a quelli che ti portano voti).
Sotto: un’immagine in anteprima degli “Stati Generali della Notte” prossimamente promossi dal Comune
di Carlo Terrosi (17 settembre)
Terzo stupro in meno di un mese a Bologna: una diciassettenne ai Giardini Margherita.
E viene fuori che le telecamere installate dal Comune non funzionano. Né li né nelle vie dello spaccio né alla Montagnola.
(Intanto però i soldi per far fare all’architetto Cucinella un inutile nuovo edificio nel bel mezzo del parco si sono trovati).
La delega sulla sicurezza Lepore non l’ha voluta assegnare, l’ha tenuta per se. La responsabilità è sua.