Lee Konitz e l’etica del jazz (ilmanifesto.it)

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Una serata del dicembre 1997 Lee Konitz con il suo sax alto suonava al Jazz Bakery di Culver City, in California.

Si esibiva con un trio di forti personalità: Konitz 70enne, il contrabbassista Charlie Haden 60enne e il pianista Brad Mehldau 27enne. Verso la fine della ballad Everything Happens to Me (standard battutissimo, da Chet Baker e Keith Jarrett) il trio tacque e l’alto restò come sospeso, in solitudine, a tratteggiare armonia, melodia, improvvisazione e ritmo: il sassofonista sapeva smontare e rimontare ed estrarne nuove, inedite, toccanti melodie.

Uno dei momenti magici (è nell’album Another Shade of Blue) delle migliaia di concerti che Lee Konitz ha tenuto in settantacinque anni di carriera, iniziata a sedici anni nel gruppo di Jerry Wald e conclusasi il 15 aprile scorso, al Lenox Hill Hospital di New Yorkleggi tutto

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