Salvini ha condiviso la probabile bufala dell’immigrato con otto redditi di cittadinanza (pagellapolitica.it)

Il 2 ottobre il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato sui social una grafica con scritto: «Basta! Un immigrato con sette mogli dichiara di prendere otto redditi di cittadinanza», aggiungendo: «È ora di punire questi furbetti».

Come fonte della notizia è indicato il sito Affari italiani, che il 30 settembre ha pubblicato un articolo intitolato: «Martina Franca, un immigrato con sette mogli dichiara di prendere otto redditi di cittadinanza». «Oltre ai sette redditi di cittadinanza che prende dalle mogli, il marocchino percepisce anche il suo e i vari bonus», prosegue il sottotitolo dell’articolo.

Come hanno spiegato più nel dettaglio i nostri colleghi di Facta, al momento non è stato possibile ritrovare un riscontro di questa notizia. La storia ha diversi particolari che la rendono implausibile e, molto probabilmente, falsa.

Da dove viene la storia

Nel suo articolo, Affari italiani ha ripreso una storia che sta circolando da alcuni giorni, con varie sfumature. In breve, diversi siti sostengono che a Martina Franca, in Puglia, un cittadino di nazionalità marocchina, «musulmano», percepirebbe il reddito di cittadinanza, a cui si aggiungono altri sette assegni mensili del sussidio, uno per ognuna delle sue sette mogli, che hanno comunicato domicili diversi per accedere al reddito di cittadinanza.

La fonte di questa storia è Antonio Pepe, il coordinatore in Puglia dell’Associazione autonomi e partite Iva, che, secondo Affari italiani, «l’ha appresa direttamente dalla voce del protagonista della vicenda», che vivrebbe in Italia da 21 anni. Pepe ha raccontato (min. 17:50) l’accaduto il 29 settembre, ospite di Puglia Press Tv.

Perché è molto probabilmente una bufala

La storia rilanciata da Salvini è resa implausibile da almeno tre elementi.

Innanzitutto, le leggi in Marocco non permettono ai cittadini marocchini di avere sette mogli, ma al massimo quattro, con limiti però molto rigidi (per esempio, il consenso della prima moglie e di un giudice). Questo vincolo corrisponde anche a quello fissato dal Corano, il libro sacro dei musulmani.

In secondo luogo, la poligamia è vietata nel nostro Paese dal codice penale. E non solo: nel 2007 l’Italia ha recepito una direttiva dell’Unione Europea sul ricongiungimento familiare, che consente il ricongiungimento famigliare, per le famiglie poligamiche, soltanto con una moglie.

Infine, ci sono i criteri fissati per poter accedere al reddito di cittadinanza, molto stringenti per i cittadini stranieri. Per prendere il sussidio, un richiedente straniero deve per esempio essere residente in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

Abbiamo provato a contattare Antonio Pepe per ulteriori chiarimenti sull’aneddoto, ma al momento della pubblicazione di questo articolo non abbiamo ricevuto risposta.

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