di Simona Musco
Il penalista querelato da un’associazione Lgbti dopo le dichiarazioni rilasciate in radio a “La Zanzara”
È legittimo agire in giudizio per discriminazione contro dichiarazioni omofobe in materia di occupazione e di lavoro se pronunciate da chi ha o può avere un’influenza determinante sulla politica di assunzioni di un datore di lavoro. A stabilirlo è la Corte di giustizia europea, chiamata a pronunciarsi sul caso che ha visto coinvolto il noto penalista Carlo Taormina, condannato dal tribunale di Bergamo e dalla Corte d’Appello di Brescia a risarcire con 10mila euro un’associazione di avvocati che tutela i diritti degli omosessuali.
A portare Taormina in tribunale le parole pronunciate ai microfoni de La Zanzara, trasmissione di Radio 24, quando ha affermato che non avrebbe mai assunto un omosessuale. Taormina avrebbe dunque violato la “direttiva antidiscriminazioni”, nella parte relativa alle “condizioni di accesso all’occupazione e al lavoro”, pur non essendoci, in quel momento, nessuna procedura di selezione di personale … leggi tutto