La lettera aperta di un gruppo di lavoratori a prefetto e questore
Alla Ilip di Valsamoggia, 300 dipendenti impiegati nel settore produzione di imballaggi e stoviglie monouso, c’è aria di agitazione. Ma non sindacale, anzi il contrario. È contro un sindacato, nello specifico, il Sì Cobas: un gruppo di lavoratori hanno inviato una lettera aperta al prefetto e alla questora della città di Bologna, per denunciare quella che secondo loro è un’interruzione ingiustificata delle attività dello stabilimento, a causa di una serie di animose proteste che sarebbero già in corso da diversi mesi.
La denuncia
«Dal 20 maggio — scrivono — abbiamo visto di tutto: camion di nostri fornitori che non venivano fatti entrare attraverso i nostri cancelli, altri costretti a subire una ispezione da parte del Sì Cobas, episodi di violenza verbale e fisica, in particolare uno molto grave, culminato con l’aggressione di un nostro collega e di diversi trasportatori che chiedevano solamente di accedere».
In sostanza, la richiesta è di difenderli, sul posto di lavoro, da chi dovrebbe difenderli sul posto di lavoro. «A causa di questi blocchi durati ad intermittenza dal 20 maggio (e possiamo contare ben 30 giorni lavorativi di blocco totale), abbiamo perso buona parte del fatturato nel nostro periodo di maggior richiesta, quello estivo. Abbiamo purtroppo perso tanti clienti strategici, che forse non torneranno mai, perché non siamo stati in grado di rispettare le consegne», prosegue lo sfogo dei dipendenti, pubblicato sui social.
La chiusura dei reparti
E sarebbero stati proprio questi blocchi a portare alla chiusura di due reparti produttivi «costretti a fare cassa integrazione per diversi giorni», si legge nella nota. In più, sarebbero stati arrecati «gravi disagi ai nostri trasportatori di fiducia, anche loro onesti lavoratori che svolgono una professione già abbastanza sfiancante».
Nel frattempo «il Prefetto di Bologna, il 7 settembre ha finalmente disposto l’intervento delle forze dell’ordine, nel caso in cui i manifestanti avessero continuato deliberatamente a bloccare i camion e così l’operatività aziendale».
Eppure, venerdì 14 e poi lunedì 17 ottobre, «abbiamo di nuovo assistito a nuovi blocchi. Lunedì 17 le forze dell’ordine erano presenti numerose ed organizzate ma, increduli, abbiamo dovuto constatare che, di nuovo, queste non intervenivano», insistono dallo stabilimento della Ilip.
«Dalle istituzioni chiediamo quindi di avere rispetto e cura anche per il nostro lavoro e la nostra situazione, e auspichiamo che una soluzione venga trovata nelle sedi opportune, come sarebbe previsto dalla legge», si chiude la lettera … leggi tutto