Il segretario Cgil:
“Uno schiaffo in faccia a tutti quelli che possono avere tantissimi meriti ma che partono da una condizione di diseguaglianza assoluta”. Il leader di Azione: “Unico antidoto ad una società classista e appiattita sull’ignoranza”
“In un paese che ha un livello di diseguaglianze come il nostro trovo che sia sbagliato introdurre, quando parliamo di istruzione, di conoscenza, la parola merito. Rischia di essere uno schiaffo in faccia a tutti quelli che possono avere tantissimi meriti ma che partono da una condizione di diseguaglianza assoluta”.
Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
A stretto giro replica Calenda: “Il merito è l’unico antidoto a una
società classista o a una società appiattita sull’ignoranza. Come realizzare il merito in modo giusto è un dibattito difficile e interessante, rifiutarne il principio è assurdo e antistorico”.
Che aggiunge: “Questa presa di posizione di Landini è incredibile. In nessun paese del mondo il segretario del principale sindacato si dichiarerebbe contro il merito come principio. Questa posizione ideologica spiega perchè la Cgil è stata spesso negli ultimi anni un freno alla modernizzazione del paese. Spero che Cisl e Uil prendano le distanze”.