L'unica cosa già sicura, del governo Meloni,
è che ogni giorno ci regalerà comicissime figure di palta di wannabe antifà convinti di dover salvare la democrazia. Ieri, l’aria mogia mogia di Serracchaini dopo essere stata perculata da Meloni, “mi guardi”, valeva il biglietto. Ma il capolavoro è stato De Magistris, in difesa degli studenti assaltatori della Sapienza. Riderissimo
Evito di sbilanciarmi sul quel che tutti sembrano avere già così chiaro: come andrà. Ma una cosa so già per certissima: il governo di Giorgia Meloni ci regalerà ogni giorno, e più volte al giorno, le ridicolissime figure di palta di ridicolissimi oppositori. Ieri, replica, inquadra nel mirino Serracchiani, che con piglio da Kuliscioff de’ noantri l’aveva accusata di volere le donne un passo dietro agli uomini. “Mi guardi, onorevole Serracchiani: le sembra che io sto un passo dietro agli uomini?”.
La porella ha abbassato il capino, come un tempo a scuola, nel banco di fianco a Letta. Riderissimo. Ma quello che ha vinto il premio Ridicolo-giorno 1 è Giggino a’ manetta De Magistris. Succede che un gruppuscolo di sinceri democratici voleva assaltare la Sapienza per impedire un regolare incontro con Fabio Roscani di Fdi e Capezzone.
Al grido di “fuori i fascisti dall’università”, hanno tentato l’irruzione. La benemerita polizia li ha respinti. E arriva Giggino: “Solidarietà a chi lotta. Noi siamo per scuola ed università pubbliche e non di censo e selettive sull’appartenenza di classe mascherata da un falso merito”. Quel che li rende proprio simpatici, è che per un po’ non conteranno un tubo.