Le comunità curde in Europa hanno manifestato contro i bombardamenti turchi nelle regioni settentrionali di Siria e Iraq.
Nella città tedesca di Amburgo, dove risiede una comunità curda importate, erano diverse centinania a accusare la Turchia di uccidere i civili.
Anche i curdi che risiedono a Cipro sono scesi a manifestare per chiedere un immediato stop agli attacchi aerei.
Ankara ha lanciato un’offensiva militare nel nord dell’Iraq e in Siria contro diverse aree sotto il controllo delle forze curde siriane e del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).
“È arrivata l’ora della resa dei conti” aveva scritto il ministero della Difesa turco, preannunciando l’operazione militare soprannominata“Spada ad artiglio”. Nel comunicato turco si legge che l’iniziativa militare ha l’obiettivo di eliminare gli attacchi terroristici. Nel mirino dell’attacco turco Kobanê, la città che riuscì a resistere all’assedio delle forze dell’Isis e che fu riconquistata dai curdi il 30 gennaio 2015.
In totale sono 89 gli obiettivi presi di mira dai militari turchi, tra gli altri bunker, deposito munizioni e campi di addestramento. Le milizie curde siriane annunciano vendetta, i bombardamenti avrebbero colpito centri urbani densamente popolati.
I bombardamenti sarebbero stati decisi come rappresaglia per l’attentato compiuto domenica 13 novembre a Istanbul, in cui sono state uccise sei persone e ne sono state ferite più di 80: per Ankara responsabile dell’attentato è il Pkk. Sono decine le persone arrestate in relazione all’attacco … leggi tutto
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