di LUCIA LIPARI
Duemilaottocento e più[1].
Questo numero si riferisce alle prese in carico delle persone censite nell’ambito degli interventi anti-tratta ed è estrapolato dal sistema informatizzato di raccolta dati (SIRIT) per il biennio 2017-2019.
La lucidità dei numeri non lascia spazio ad interpretazioni, la narrazione dei fatti invece è imbrigliata a volte da verità alternative e post-verità[2], per cui sono fabbricate delle spiegazioni strumentali ad uso di élite[3] su determinati avvenimenti. Fondamentale è il ruolo del giornalista che non si accontenta mai della verità ufficiale, che è accompagnato sempre da un dubbio laico e che ha ben presente la distinzione tra verità storiche e verità giudiziarie.
Una parte degli avvenimenti viene giudicata e raccontata sulla base di quanto quell’avvenimento incida in senso positivo o negativo sull’ordine della società, in quel dato momento, in quel presente. Col passare del tempo, scemata l’onda emotiva con cui a volte si descrive un fatto, gli accadimenti vengono riletti e sezionati più freddamente … leggi tutto