Astrid Kirchherr, alle origini dei Beatles (doppiozero.com)

di Pietro Scarnera

Astrid è una ragazza con un caschetto 
biondo tagliato corto, 

è tutta vestita di nero e sta scendendo le scale di un locale chiamato Kaiserkeller, un posto un po’ malfamato per una giovane fotografa neodiplomata alla scuola d’arte di Amburgo. A trascinarla lì è il suo attuale ragazzo, Klaus, determinato a farle ascoltare e vedere il gruppo che si sta esibendo sul palco.

È una sera del 1960 e la band che sta suonando porta ancora il nome di Silver Beatles: il loro repertorio è costituito in gran parte di cover rock’n’roll, ma è un tipo di musica che Astrid non ha mai ascoltato prima: “La mia intera vita cambiò in un paio di minuti – dirà molti anni dopo alla Bbc –. Tutto quello che volevo era stare con loro e conoscerli”.

È quello che succederà nei mesi successivi, quando Astrid Kirchherr diventerà la prima a far mettere in posa i Beatles per un set fotografico “ufficiale”. I suoi scatti documentano gli anni dei Beatles ad Amburgo, di certo uno dei periodi meno conosciuti dell’epopea beatlesiana.

“Il nostro miglior lavoro non è mai stato registrato”, dichiarava John Lennon nel 1970, all’indomani dello scioglimento dei Beatles, in una celebre intervista a Rolling Stone, nel faticoso tentativo di lasciarsi alle spalle il passato e di rompere il mito sul quartetto di Liverpool … leggi tutto

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