Il pressing per riaprire le scuole (quotidiano.net)

di MICHELE BRAMBILLA

Intellettuali, princìpi e realtà

Perché come i bar, i ristoranti e i parrucchieri non riapre anche la scuola? Eppure è “qualcosa di appena più importante e incisiva di una messa in piega o di un cappuccino”, come si legge nelle ultime righe di un appello ospitato ieri dalla Stampa e firmato da Massimo Cacciari e altri quindici intellettuali.

I quali spiegano che le lezioni “in presenza”, cioè con alunni e insegnanti fisicamente presenti in classe, sono meglio di quelle “in remoto”, cioè online, su tablet e computer. Un concetto incontestabile, come è incontestabile che la pace sia meglio che la guerra, la salute meglio che la malattia, il benessere meglio che la miseria.

Non mi permetterei mai di gettare in ridicolo un testo firmato da intellettuali e ospitato da un grande e prestigioso giornale … leggi tutto

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