di Giuseppe Sarcina
È la prima volta nella storia che il social network prende una posizione così netta.
The Donald ha accusato il sistema del voto per posta di comportare dei brogli. Ma subito è comparso un alert per avvertire i lettori: «Accuse infondate, i fatti sono altri»
All’inizio di maggio Twitter si è data regole più severe per evitare la diffusione di notizie false o distorte sulla pandemia. Ma queste misure si applicano a tutto il traffico che passa dalla piattaforma. Così nella serata di martedì 26 maggio nella rete sono finiti due flash di Donald Trump, l’utente più in vista, ma anche tra i più controversi, seguito da 80 milioni e 200 mila persone.
Alle 14,17 del pomeriggio il presidente aveva postato: «Non c’è modo di immaginare che il voto per corrispondenza non sia altro che un’operazione sostanzialmente fraudolenta».
E ancora: «Il governatore della California sta per inviare delle schede di voto a milioni di persone . Tutti coloro che vivono nello Stato. Poco importa come ci siano arrivati. Dopodiché dei professionisti della politica vanno loro a dire come devono votare. Tutta gente che non aveva neanche mai pensato che cosa votare». Qualche ora dopo i gestori di Twitter hanno aggiunto una riga blu: «Ecco i fatti sul voto per corrispondenza» … leggi tutto