La circolarità governerà i nuovi flussi di ingresso degli immigrati (west-info.eu)

di Giuseppe Terranova

C’è anche un capitolo dedicato agli ingressi 
per lavoro nel nuovo Patto sull’immigrazione e 
l’asilo che la Commissione Europea si accinge a 
presentare entro luglio. 

Il tema è assai delicato. Il sistema dei “flussi” da lavoro per immigrati economici (da non confondere con quelli per i rifugiati) fin qui utilizzato, infatti, non funziona.

Il caso italiano ne è la più eclatante prova. Subordinare l’ingresso alla stipulazione di un contratto tra un datore di lavoro che sta in Italia e un lavoratore stagionale che sta all’estero è un’ipocrisia che fa a pugni con il buon senso. E’ semplicemente illogico pensare che un datore di lavoro che sta in Italia debba assumere con richiesta nominativa qualcuno/a che sta in un altro paese e che non ha mai conosciuto.

Questo può funzionare esclusivamente nei confronti degli immigrati altamente qualificati come scienziati e ingegneri (che rappresentano un capitolo a sé delle politiche migratorie), ma non per manovali stagionali. Inoltre, poiché sono le imprese e le famiglie, non la burocrazia, che selezionano e pagano gli immigrati di cui abbisognano questo sistema, oltre a non funzionare fa anche danni … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *