di Roberto Gallulo e Angelo Mincuzzi
“Ricevo telefonate dall'Italia quasi ogni giorno.
Mi chiamano perché vogliono aprire un conto che non sia in euro e vogliono mettere i soldi al sicuro, qui in Svizzera, chi per 80mila, chi per 150mila euro. Questa volta non sono milionari ma lavoratori dipendenti, anche impiegati statali”.
Dal suo ufficio nel centro di Zurigo, l’avvocato Enzo Caputo, fondatore dello studio legale Caputo & Partners, cerca di spiegare il fenomeno che gli si è presentato davanti in queste ultime settimane. Sorprendente anche per chi da sempre si mette al servizio degli italiani che vogliono portare soldi in Svizzera.
“Chi mi chiama non rientra nel mio target, perché la mia clientela deve possedere almeno 500mila euro per poter diversificare gli investimenti – spiega Caputo –, ma mi interpellano perché sono preoccupati.
Hanno paura di una possibile imposta patrimoniale e non vogliono investire i loro soldi ma solo lasciarli al sicuro in una banca elvetica”. Caputo non è il solo ad aver notato il fenomeno, nella riservata Svizzera, ma è l’unico ad uscire allo scoperto … leggi tutto