di ELI STOKOLS
Il presidente Trump ha suscitato aggressivamente le guerre culturali americane da quando è entrato in carica lunedì, ma le principali sentenze della Corte Suprema di lunedì hanno suggerito - in una stagione già segnata da ampi appelli per le riforme della polizia e la giustizia razziale - che è dalla parte dei perdenti.
Le sconfitte per Trump, in particolare quelle che coinvolgono i diritti LGBTQ e l’immigrazione, hanno mostrato la corte di maggioranza conservatrice che ha appoggiato un movimento mainstream verso l’espansione dell’uguaglianza in America, lasciando il presidente in una minoranza in diminuzione di persone che scavano nei talloni per lo status quo.
Il tribunale ha anche rifiutato di considerare i casi che potrebbero espandere i diritti dei possessori di armi, un altro problema a pulsante caldo per gli elettori in un anno elettorale.
Le sentenze hanno colpito una Casa Bianca già incanto con un tonfo, isolando ulteriormente il presidente solipsistico da un pubblico che sta abbracciando gli sforzi per ampliare la promessa dell’America – soprattutto per la comunità LGBTQ e per i neri … leggi tutto