"Io sono contrarissimo all'alleanza, la devono fare dopo le europee":
Paolo Mieli, ospite di Marianna Aprile e Luca Telese a In Onda su La7, ha detto la sua sull’ipotetica alleanza tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
“Devono andare competitivi alle elezioni, prendere ognuno il massimo che può prendere, poi si vede… Ma passare il tempo, oltre che a parlare di Delmastro, a dire ‘dobbiamo allearci’ non serve a niente”, ha poi aggiunto lo storico nonché editorialista del Corriere della Sera.
“Ma così la competizione sembra tra di loro…”, ha fatto notare la conduttrice. E Mieli ha spiegato: “È meglio, non lo capite? C’è stata una stagione da cui è uscito vincente il centrodestra in cui sempre un partito del centrodestra era al governo e gli altri all’opposizione e hanno vinto alla fine”.
“Io capisco – è intervenuto allora Pier Luigi Bersani, anche lui ospite della trasmissione – però da qui alle europee farsi vedere assieme sul palco sul salario minimo e sulla privatizzazione strisciante della sanità servirebbe a rianimare un po’ la gente perché il centrosinistra sta perdendo dal punto di vista dell’astensione. Anche nelle ultime amministrative, basta andare a vedere i dati, si vede che non essendoci una speranza di credibilità di un’alternativa ti sembra un voto inutile”.
Parole a cui Mieli ha risposto: “Si però l’immagine che tu stai là ogni giorno a fare il dialogo, l’alleanza, portare Calenda, tenere fuori Renzi… basta”.