“SONO UN VECCHIO ANARCHICO E CREDO CHE LO STATO SIA UN MALE”. MARIO VARGAS LLOSA DIALOGA CON BORGES (pangea.news)

Il primo Nobel sudamericano avrebbe dovuto 
andare a Jorge Luis Borges, sappiamo come è 
andata, cioè che andò a Gabriela Mistral prima 
e a Miguel Ángel Asturias poi, ci sono certi 
scrittori per cui la Svezia, francamente, 
non è degna. 

Dieci anni fa il Nobel fu assegnato a Mario Vargas Llosa, peruviano, altro ‘carattere’ politico rispetto a Borges – fu candidato alle presidenziali del suo Paese nel 1990 –, altra poetica, è tra i grandi narratori viventi. Per festeggiare l’evento, Vargas Llosa – classe 1936 – pubblica con Alfaguara Medio siglo con Borges, che, immagino, sarà molto presto tradotto in Italia. Nel frattempo, pubblico un pezzo del dialogo che Vargas Llosa ha tenuto con Borges, era il 1981 (lo stesso anno, scirocco letterario, in cui Liliana Heker, la grande scrittrice argentina, fa un’altra intervista a JLB, che sono riuscito a far tradurre per Castelvecchi).

Nella giustificazione al libro, che raccoglie “articoli, conferenze, recensioni e appunti che testimoniano mezzo secolo di letture di un autore che è stato per me fonte di un inesauribile piacere intellettuale”, Vargas Llosa dice qualcosa di non banale (il virgolettato tradotto lo è) … leggi tutto

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