di EMANUELE BONINI
Bruxelles. La legge anti-Ong dell’Ungheria è discriminatoria, ingiustificata, e contraria alle regole comunitarie.
La Corte di giustizia dell’Unione europea boccia la politica voluta dal governo di Viktor Orban, aprendo la strada alla procedura d’infrazione nel caso in cui Budapest non dovesse rispettare la sentenza.
I dispositivi che obbligano le organizzazioni non governative a registrarsi su piattaforme e dichiarare quanto ricevono da donatori non ungheresi viola la libertà di circolazione dei capitali, una delle quattro libertà cardine del mercato unico assieme alla libera circolazione di persone, merci e servizi.
La legge contestata
Nel 2017 l’Ungheria ha adottato la legge presentandola come un’innovazione in nome della trasparenza. In base alla normativa le organizzazioni civili che ricevono donazioni provenienti dall’estero devono registrarsi, indicare se nel corso dell’anno hanno raccolto più 7,2 milioni di fiorini (circa 24 mila euro) in donazioni, e dichiarare ogni singolo donatore che fornisce finanziamenti superiori a 500 mila fiorini (il corrispettivo di circa 1.500 euro), e l’obbligo di specificare sulla homepage del proprio sito internet se sostenuta da donatori non ungheresi … leggi tutto