di Stefano Salis
Padre del Push Pin Style, studiò in Italia, espose al Louvre ed espresse il senso degli anni Sessanta nel manifesto di Bob Dylan
Domanda a bruciapelo: provate a dire il nome di un grafico famoso. Se non siete del settore, è probabile che faticherete un bel po’ prima di trovare un nome. Ma, se non siete del settore, è anche probabile che, forse, il nome che vi verrebbe in mente per primo è quello di Milton Glaser.
L’artista (mettiamo subito in chiaro le cose) americano è morto venerdì sera, nel giorno del suo 91esimo compleanno: la sua vita e la sua carriera di grafico, di maestro della comunicazione, di guru del visual desgin, era stata onorata con i massimi riconoscimenti civili e professionali. Di più non poteva avere. Eppure non è di questo che poteva vantarsi.
La mostra Louvre sostenuta da Olivetti
E dire, prendiamola alla larga, che poteva essere soddisfatto già verso i 40 anni, quando aveva ottenuto una mostra al Louvre (con i soci del Pushpin Studio), sostenuta da Olivetti (per cui disegnò un manifesto rimasto celebre): celebrava il Push Pin Style.
Ecco: ci siamo. Milton Glaser, con una infilata di strepitose creazioni grafiche aveva creato – e con una durata che gli fece attraversare da protagonista assoluto almeno gli anni Sessanta e Settanta – uno stile riconoscibile. … leggi tutto