Rio de Janeiro e San Paolo sono state l'epicentro delle proteste contro il presidente brasiliano Jair Bolsonaro andate in scena domenica in varie città del paese.
In strada movimenti sociali e partiti dell’opposizione. Insieme per difendere i diritti delle minoranze, dai popoli indigeni alla comunità Lgbt.
Bolsonaro è sotto accusa anche per la gestione dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Stando alle cifre fornite dal governo il Brasile è il secondo paese al mondo dopo gli Stati Uniti per numero di contagi, più di un milione e trecentomila, mentre le vittime finora sono state circa 57mila. Le manifestazioni contro il presidente brasiliano si sono svolte anche in vari paesi europei, dal Regno Unito alla Germania, dall’Austria alla Svizzera.
Non sono mancati gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine: nella notte la polizia ha arrestato 16 persone a San Paolo.
Per il 68% dei brasiliani “democrazia minacciata”
Secondo un sondaggio Datafolha pubblicato oggi il 68% dei brasiliani ritiene che le manifestazioni degli ultimi mesi contro il Congresso, il parlamento, siano minacce alla democrazia … leggi tutto