Quando un nuovo numero del New Yorker arrivò nelle edicole, il 6 agosto del 1946, la copertina presentava una scena da picnic generica, con persone che prendevano il sole, facevano escursioni, cavalcavano.
Le prime pagine contenevano le solite pubblicità di calze e abbigliamento da donna, ma c’era qualcosa di diverso, e unico: l’intero numero era dedicato a una storia, lunga 68 pagine, scritta dal corrispondente di guerra e romanziere John Hersey.
«Alle otto e un quarto del 6 agosto del 1945, nel momento in cui la bomba atomica balenò sopra Hiroshima, Miss Toshiko Sasaki, un impiegata, si era appena seduta al suo posto nell’ufficio dello stabilimento, voltandosi per parlare con la ragazza alla scrivania accanto». “Hiroshima”, questo il titolo, è stato definito da allora uno dei migliori articoli mai scritti. Literary Hub ne ha raccontato la storia … leggi tutto