Nelle ventisette pagine redatte nell'ottobre del 2022 venivano descritte le varie fasi in cui si sarebbe svolto l'attacco.
Tutto è andato come previsto, purtroppo
Un documento di ventisette pagine dimostra che Israele era a conoscenza del piano di Hamas. A dirlo è stato il programma giornalistico Uvda, in onda su Canale 12, che ha presentato un piano in cui c’erano scritte le intenzioni dei terroristi consegnate all’esercito, poi prontamente verificatesi.
Il documento redatto nell’ottobre del 2022 si chiamava “La minaccia di una incursione di Hamas dalla Striscia di Gaza”, il cui sommario parlava in modo ancor più chiaro: “Quella di un raid è la principale minaccia attribuita ad Hamas e include l’infiltrazione in territorio israeliano, con l’obiettivo di colpire le forze dell’Idf o i civili, con particolare enfasi sui rapimenti”.
L’obiettivo di Hamas sarebbe stato quello di sfondare la barriera che divide la Striscia di Gaza da Israele, impedendo all’esercito nemico di lanciare l’allarme. Successivamente, i miliziani avrebbero neutralizzato le squadre di pronto intervento e si sarebbero spinti dentro il territorio dello Stato ebraico per distruggere e uccidere quanto più possibile.
Si sarebbero mossi su jeep e motociclette, per un totale di 2.400 combattenti divisi in 24 squadre, ognuna guidata da un leader. Ad alcuni sarebbe stato affidato il compito di rapire ostaggi israeliani, ad altri quello di filmare le violenze.
Non è la prima volta che viene messa in dubbio la capacità di reazione del sistema di sicurezza israeliano, come dimostrano le varie indagini giornalistiche a cominciare da quella di un mese fa del New York Times.
Questo documento non può che aumentare i sospetti sulla superficialità dello Stato ebraico, che non era stato in grado di decretare se si trattasse di un piano reale oppure di un’operazione di propaganda volta a impaurire Israele, oltre che ovviamente alla pressione sul governo di Benjamin Netanyahu.
