Il campetto largo trova un federatore: Pagliarulo dell’Anpi detta la linea francese a Schlein e Conte

di Sveva Ferri

Il leader dell’opposizione, Elly Schlein e 
Giuseppe Conte in testa, ieri sera si sono 
ritrovati sul palco della festa dell’Anpi a 
Bologna e hanno finalmente trovato un federatore: 

il leader dei partigiani Gianfranco Pagliarulo.

È stato lui, con l’immancabile colonna sonora di Bella Ciao, a dettare la linea francese, ovvero quella di un’alleanza di tutte le forze d’opposizione contro la destra. Una sorta di Nuovo fronte popolare in salsa italiana, che però come il modello d’Oltralpe risente delle differenze anche profonde che percorrono i vari partiti.

E che parte senza quel centro che molti, proprio a sinistra, considerano essenziale per raggiungere il risultato: né Carlo Calenda né Matteo Renzi, i “macrionisti d’Italia”, hanno risposto alla chiamata dell’Anpi lanciata sotto il titolo roboante “Noi siamo Costituzione”.

Il campetto largo alla corte dell’Anpi

In compenso, sul palco dell’Anpi, al fianco di Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi, c’era il leader di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo. Insomma, come già visto alla manifestazione di Piazza Santi Apostoli, il progetto che si va delineando, ma non concretizzando, è sempre più spostato a sinistra. Del resto, se il primo pilastro dichiarato è quello della Costituzione, il secondo è quello dell’antifascismo.

Un’ammucchiata rossa che tiene insieme un po’ tutto e che minimizza le differenze su temi cruciali come la politica estera in nome dalla necessità di fermare la destra. Che poi, nel momento specifico, senza elezioni imminenti in vista, si traduce nel fermare le riforme.

L’obiettivo della nuova resistenza: fermare il cambiamento

Il campetto largo chiamato a raccolta dall’Anpi si ritrova intorno ai referendum contro autonomia e premierato, anche in questo dimostrando una certa vicinanza con i cugini francesi: l’antifascismo come foglia di fico per mascherare l’allergia al cambiamento.

Di più, per mascherare l’allergia alla volontà popolare che quel cambiamento ha richiesto a gran voce nelle urne non una, ma due volte: prima con le politiche e poi con la conferma del consenso per il governo di centrodestra emersa alle europee.

Schlein sposa il modello francese indicato da Pagliarulo

“Davanti all’affermazione di una forza politica di estrema destra nazionalista è importantissimo il segnale che hanno dato il fronte popolare e i liberali: un accordo per fermare il Rassemblement National”, ha detto Elly Schlein in un’intervista a La Stampa di oggi, che parlando dell’obiettivo mancato finora da parte dell’opposizione ha aggiunto: “Spero ci sia da spunto per non ripetere gli errori del passato. Il tempo dei veti è finito, è il momento di mettere insieme le nostre differenze attorno a un’alternativa credibile e solida”.

La segretaria Pd, quindi, ha richiamato lo spirito di piazza Santi Apostoli, dicendosi ottimista sulla possibilità di superare posizioni distanti.

Conte inizia coi distinguo e lancia l’allarme democrazia in Italia, e non solo

Più o meno quello che aveva già detto dal palco dell’Anpi, dove però subito erano emersi distinguo.

“È chiaro che dobbiamo lavorare per costruire una alternativa seria, che non significa fare accordi di desistenza come in Francia ma lavorare a un progetto di cambiamento positivo per la società attualizzando il progetto rivoluzionario della Costituzione”, ha detto Giuseppe Conte, secondo il quale “oggi abbiamo un problema di democrazia e non solo qui in Italia. La democrazia non se la passa bene perché è un concetto difficile da realizzare anche in termini sostanziali. Richiede meccanismi elettorali, richiede una informazione plurale e corretta… Spero ci sia la possibilità di aprire una riflessione seria nel Paese”.

Lo “splendido programma politico” di Fratoianni: mettersi insieme “solo per battere la destra”

Echeggia la solita idea per cui la democrazia funziona ed è in salute solo quando il voto premia la sinistra, un punto sul quale in effetti da quelle parti sembrano trovarsi tutti d’accordo: “Sarà che sto invecchiando ma ho questa fissazione: quando mi dicono vi mettete insieme solo per battere la destra, io dico che battere questa destra è uno splendido programma politico. Ed è un programma politico che deve diventare una bandiera piantata nella testa della gente”, ha detto Fratoianni.

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