di
La segnalazione di oggi è arrivata via social e riportava già dei dettagli che dimostravano che il nostro lettore avesse fatto quanto nelle sue possibilità per verificarla, difatti ci scriveva:
Ho letto che nel 2023 era diventata virale ma ho trovato anche una condivisione del 2014. È una lettera vera oppure ancora una volta una fake?
La lettera di cui parla il nostro lettore è questa:
ISLAM*
La Francia (liberale e pioniera nella creazione di ogni permissività) attraversa una fase di “musulmanizzazione” nei costumi e nelle leggi.
Un avvocato francese di nome Gilbert Collard ha deciso di parlare apertamente.
*Tutti i paesi occidentali corrono lo stesso rischio.*
Sono stato costretto a prendere coscienza dell’estrema difficoltà di definire cosa sia un infedele, per poter scegliere tra Allah o Cristo; anche perché l’Islam è di gran lunga la religione in più rapida crescita nel nostro Paese. Ho partecipato ad un tirocinio annuale di aggiornamento, necessario per rinnovare il mio nulla osta di sicurezza carcerarihttps://archives.gilbertcollard.fr/blog-2/gilbert-collard-faux-textes-islamophobes/o.
In questa fase si è svolto l’intervento di quattro relatori, rappresentanti rispettivamente delle religioni cattolica, protestante, ebraica e musulmana, con l’intento di spiegare i fondamenti delle rispettive dottrine.
Con grande interesse aspettavo la presentazione dell’Imam.Notevole la presentazione di quest’ultimo, accompagnata da una videoproiezione. Terminati gli interventi è iniziato il momento delle domande e delle risposte e quando è stato il mio turno ho chiesto:
“Per favore correggetemi se sbaglio, ma credo di aver capito che la maggior parte degli Imam e delle autorità religiose hanno decretato la “Jihad” (guerra santa) contro gli infedeli in tutto il mondo, e che uccidendo un infedele (che è un obbligo imposto a tutti musulmani), si sarebbero assicurati il posto in Paradiso. Se sì, puoi darmi la definizione di infedele?”
Senza opporsi alle mie domande e senza la minima esitazione, l’Imam rispose:
*_”Infedele è ogni non musulmano”_*.
Ho risposto:
“Allora ti assicuro che ho capito bene; gli adoratori di Allah devono obbedire all’ordine di uccidere chiunque non appartenga alla tua religione per guadagnarsi un posto in Paradiso, non è vero?Il suo viso, che fino ad allora aveva avuto un’espressione piena di sicurezza ed autorità, si trasformò improvvisamente in quello di un ragazzo colto in flagrante con le mani in una zuccheriera!!!
_*”Esattamente”*_, rispose in un sussurro.
Ho ribattuto:
“Quindi, confesso che ho difficoltà a immaginare il Papa che dice ai cattolici di massacrare tutti i vostri sostenitori, o il pastore Stanley che dice la stessa cosa per garantire a tutti i protestanti un posto in Paradiso”.L’Imam ha perso la voce!
Ho continuato:
“Trovo difficile anche per me considerarmi tuo amico, dal momento che tu e i tuoi confratelli incitate i vostri fedeli a tagliarmi la gola!”In più ho un’altra domanda:
“Seguiresti Allah che ti ordina di uccidermi per ottenere il Paradiso, o Cristo che mi spinge ad amarti affinché anch’io possa accedere al Paradiso, perché Lui vuole che io sia con te?”In quel momento si sentiva volare una mosca, mentre l’Imam rimaneva in silenzio.
Inutile dire che gli organizzatori e promotori del Seminario di Formazione non hanno particolarmente apprezzato questo modo di trattare il Ministro del culto islamico e di esporre alcune verità riguardanti i dogmi di questa religione.
Nel corso dei prossimi trent’anni, nel nostro Paese ci saranno abbastanza elettori musulmani da poter insediare un governo di loro scelta, con l’applicazione della “Sharia” come legge.
Mi sembra che tutti i cittadini di questo paese e del mondo dovrebbero essere consapevoli di queste righe, ma il sistema giudiziario e i media liberali combinati con la moda malata del “politicamente corretto”, non permetteranno in alcun modo che questo testo venga pubblicato. intensamente.
Per questo ti chiedo di inviarlo a tutti i tuoi contatti via Internet.
Grazie,Gilbert Collard, cristiano, cittadino francese e avvocato.
Partiamo col dire che Gilbert Collard esiste realmente, ed è un avvocato e un politico della destra francese, pertanto l’attribuzione di questo testo a lui potrebbe essere credibile. Collard difatti è noto per le sue posizioni controverse, ma non esiste alcuna prova che abbia mai scritto o pronunciato un discorso simile.
Attribuire pertanto a lui questo testo in mancanza di prove non fa altro che regalare credibilità a dei contenuti falsi. Siccome il testo circola da tempo, però, siamo andati a cercare in francese se fosse già stato trattato ed è bastato qualche secondo per trovare lo stesso Collard smentirne l’attribuzione. E non oggi o ieri, ma il 17 settembre 2012. Nella sua smentita Collard spiegava che i testi che circolavano già all’epoca attribuiti a lui erano due, e lo faceva con questo brevissimo messaggio che vi riportiamo tradotto grazie a Google Translator:
Su internet circolano due testi VIOLENTI e ISLAMOFOBICI che mi vengono falsamente attribuiti. Non sono in alcun modo l’autore. Verrà presentata una denuncia.
I due testi, falsi ma che circolano fin dal 2012, fanno parte di una precisa strategia che spinge fake news sempre più estreme da un lato e dall’altro, per radicalizzare le diverse fazioni; chi ci sia dietro questa strategia non è nelle nostre competenze scoprirlo ma quello che vorremmo che fosse chiaro è che BUTAC (e altri siti di fact checking) ha aperto proprio a ridosso di quegli anni, quando ci siamo resi appunto conto che grazie a questo genere di fake news si stava manipolando l’emotività dei sostenitori di diverse fazioni politiche, generando un’instabilità sempre più evidente in Unione Europea.
A chi faccia comodo questo lasciamo che siate voi a immaginarlo, quello però che secondo noi continua ad essere evidente è che finora si è fatto davvero poco per contrastare quest’infodemia.
Quando i Paesi membri dell’UE capiranno che è necessario un approccio più metodico per combattere (e identificare) chi per primo fa circolare questa disinformazione? La risposta ai posteri.