Un saggio della giornalista olandese, “Gente di nessuno”, contesta le politiche di respingimento e ricorda il tragico precedente delle democrazie verso chi voleva scappare dalla Germania hitleriana
“Nel 1938 la giustificazione che si diedero le liberaldemocrazie nel non accogliere gli ebrei in fuga dalla Germania è che questo avrebbe aumentato l’antisemitismo anche nel loro Paese.
Qualche anno dopo, scoprirono che il problema dell’Europa non erano gli ebrei in fuga ma i nazisti che li volevano sterminare. La stessa cosa accade oggi. Il problema dell’Europa, oggi come ieri, non sono i migranti, ma i fascisti. Chissà se ce ne accorgeremo in tempo”. Lo ha detto la giornalista olandese Linda Polman in un’intervista a Francesco Cancellato pubblicata il 30 luglio scorso dal sito Fanpage. Vale riprendere quel concetto, chiarissimo, per dare notizia del suo saggio tradotto di recente da noi,
Gente di nessuno. Rifugiati e migranti in Europa dal 1938 a oggi (Luiss University Press, pp. 272, euro 20, traduzione di Olga Amagliani, prefazione di Francesca Mannocchi) secondo l’Espresso descrive nitidamente la crisi dell’Europa davanti a rifugiati e migranti, dove “dalle politiche inadeguate o non sufficienti agli scontri tra Stati sulle politiche migratorie, gli stranieri diventano il più critico banco di prova della tenuta europea”.
Il riferimento al 1938 è illuminante. In quell’anno dal 6 al 15 luglio si tenne la Conferenza di Evian, nel paesino francese di Evian-les-Bains: la convocò Franklin D. Roosvelt, l’allora capo della Casa Bianca a Washington, parteciparono Paesi come Francia, Olanda, Gran Bretagna, l’argomento era la gestione delle migliaia di ebrei in fuga dalla Germania nazista e la risposta fu un “no”.
Il motivo lo rese palese il primo ministro olandese Hendrikus Colijn al New York Times, il 16 novembre 1938: a suo dire i Paesi Bassi come altri Stati non potevano accogliere ebrei senza porre freni perché c’erano già “le radici dell’antisemitismo” e “un’ammissione arbitraria non farebbe altro che sconvolgere il clima dominante di carità e buona volontà” … leggi tutto