di Laura Cuppini
Una riflessione sulla situazione italiana: «Non è la scuola la causa dell’esplosione dei contagi.
Abbiamo l’opportunità di ripensare alcuni grandi sistemi in chiave sostenibile»
La curva dei contagi è verticale: quasi 75mila positivi in Italia, 5.700 solo nella giornata di ieri. Ilaria Capua, direttore One Health Center of Excellence dell’Università della Florida, che cosa ci dobbiamo aspettare?
«La domanda giusta è: come ci dobbiamo comportare? Assistiamo a una circolazione vivace del virus, siamo passati da 1.500 a oltre 5mila contagi.
È il momento di rafforzare l’impegno da parte di tutti: la mascherina va portata sempre, sottolineo sempre, tranne che in casa e nella propria macchina se si è soli. Se si usa il car sharing meglio indossarla. Il disinfettante va tenuto sempre con sé, lavando le mani più spesso possibile con acqua e sapone.
Il virus viene trasportato da goccioline pesanti, che tendono a cadere rapidamente. La distanza interpersonale di due metri ci protegge, in quanto il virus non è in grado di superarla indenne».
Come valuta la situazione nelle scuole?
«In Italia abbiamo la fortuna di averle aperte dopo altri Paesi europei e quindi con una certa consapevolezza di quel che poteva succedere. La circolazione virale nelle scuole c’è, ma non è la causa dell’esplosione dei contagi» … leggi tutto