di Pauls Raudseps (Eurozine (Vienna) – Traduzione di Luca Pauti)
Alla fine, sebbene il panorama politico in Lettonia non sia mai stato più frammentato, lo stato baltico è uscito dalle elezioni europee in gran parte indenne dal populismo.
Come altrove il centro ha perso terreno in Lettonia. Nuova unità, che fa parte del Partito popolare europeo (Ppe, centrodestra) aveva quattro seggi, ora ne ha solo due. Ma anche la temuta ondata populista non si è concretizzata. A dire il vero non è mai stata una grande minaccia in Lettonia, e i due politici eletti nel gruppo dell’Alleanza nazionale/Ecr sono entrambi posatamente moderati. Non si può immaginare che offrano il loro sostegno all’insurrezione di Matteo Salvini, per non parlare degli incendiari di Nigel Farage.
Così il panorama politico è diventato più frammentato, con cinque partiti che ora rappresentano cinque gruppi politici – Ppe, Socialisti e democratici, ed ECR hanno due seggi ciascuno nel parlamento europeo, Renew europe e i Verdi ne hanno uno ciascuno. La partecipazione è passata dal 30 per cento nel 2014 al 33,5 per cento, ma ancora al di sotto della media europea … leggi tutto