Lucidità e crononologia per un Paese in difficoltà (diario.world)

 di Gregorio Dimonopoli
• Il 22 luglio 2020 qualcuno chiede al Senato di correre sul Recovery Plan dedicando una sessione di lavoro sul tema ad agosto.
• L’ 8 dicembre il Governo prova ad approvare il testo senza che nessuno lo abbia visto prima e prova a introdurre un emendamento da votare in legge di Bilancio per esautorare i ministeri.
• Il 27 dicembre, vengono scritti a Gualtieri 62 punti per un Piano più visionario legato a Cultura Infrastrutture Ambiente Opportunità.
Irresponsabile sarebbe sprecare centinaia di miliardi facendo debito cattivo e non investendo sulla sanità, sull’educazione, sull’innovazione.
Ieri è stato presentato il Piano Pandemico Nazionale e si trova questo concetto: “Se non ci sono risorse sufficienti, dobbiamo scegliere chi curare”.
Una cosa più semplice: se non ci sono risorse sufficienti, prendiamo il MES. Unico vincolo: spesa sanitaria.
Punto.
Tutto il resto è chiacchiera populista.

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