CSN&Y: la famiglia disfunzionale del rock (doppiozero.com)

di Corrado Antonini

Nel marzo del 1970 Lanny Kaye, futuro chitarrista di Patti Smith, scrive un articolo per la rivista Circus dedicato al gruppo rock del momento: Crosby, Stills, Nash & Young. Il primo disco del quartetto, Déjà vu, è nei negozi da pochi giorni e si appresta a diventare uno dei manifesti di quegli anni.

Dopo aver elogiato la band sul piano musicale, Kaye se ne esce con un’affermazione che è figlia dell’epoca: “il vero segreto del successo di CSN&Y, al di là dei dischi e dei concerti, al di là della musica stessa, è l’amore che provano l’uno per l’altro. Se il gruppo non esistesse, sarebbero comunque amici. Se non fossero amici, sarebbero fratelli”. E poi cita una frase di David Crosby: “siamo una famiglia, e il legame si sta irrobustendo di giorno in giorno”.

Tre mesi dopo, su Melody Maker, appare un’intervista di Vicki Wickham a Graham Nash intitolata We may fight, but the music wins (litighiamo, ma è la musica a vincere). Se ne deduce che il legame, pur se robusto, è conflittuale. Da allora in poi, e siamo a giugno 1970, non c’è articolo o intervista che non sottolinei le frizioni all’interno della band. Per usare un’espressione cara ai quattro, l’esistenza della formazione è sempre dipesa “dall’equilibrio psichico nella stanza”, e l’equilibrio psichico nella stanza, loro presenti, è sovente stato fragile … leggi tutto

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