Il governo ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale. Tra le misure previste c’è l’abbassamento della soglia dei pagamenti in contanti da tremila euro a mille euro. Cosa significa e come funziona in Italia e in Europa
Il governo il 15 ottobre ha approvato, tra le altre cose, un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia fiscale. Tra le misure previste c’è – articolo 19 della bozza del decreto – l’abbassamento della soglia dei pagamenti in contanti da tremila euro a mille euro. Ma quante volte è cambiata questa soglia negli ultimi anni? E qual è la situazione nel resto d’Europa?
Il tetto al contante in Italia: storia di un’altalena
Le limitazioni ai pagamenti in contanti in Italia risalgono a quando ancora circolava la lira, e sono cambiate parecchie volte negli anni: ci sono stati almeno sette interventi in questo ambito negli ultimi vent’anni. Prima ancora, nel 1991, il governo Andreotti VII approvò il d.l. 143/1991, in base al quale (art. 1) era «vietato il trasferimento di denaro contante o di titoli al portatore in lire o in valuta estera […] quando il valore da trasferire è complessivamente superiore a lire venti milioni … leggi tutto