Papa Pio X vietò il «velocipede» agli ecclesiastici ma la proibizione non resse. Il saggio di Stefano Pivato (il Mulino) su un mezzo che trasformò le abitudini degli italiani
«L’Esperto è venuto a casa con me per insegnarmi. Abbiamo scelto il cortile posteriore, per la privacy, e ci siamo messi all’opera. La mia non era una bicicletta adulta, ma solo una puledra, da un metro e venticinque, con pedali accorciati a un metro e venti, e ombrosa, come tutti i puledri. L’Esperto ha spiegato in breve i punti principali della questione, quindi è salito in sella ed ha pedalato un po’ in giro, per mostrarmi quanto era facile.
Ha detto che scendere era forse la cosa più difficile da imparare, e che quindi l’avremmo lasciata per ultima. Ma su questo si sbagliava. Si è accorto, con sorpresa e gioia, che tutto quello che doveva fare era di mettermi sulla macchina e togliersi da davanti: ce la facevo da solo a scendere. Pur essendo del tutto inesperto, sono sceso a tempo di record. Lui era da una parte, e spingeva la bicicletta, siamo andati tutti giù con uno schianto, lui sotto, poi io e la bicicletta sopra tutti» … leggi tutto