di Angelo Romano
La piazza e gli incendi di Santiago del Cile e la catena umana da Tripoli a Tiro che, passando per Beirut, ha unito il Libano e portato alle dimissioni del governo guidato da Saad Hariri, sono due icone delle manifestazioni di protesta che sono scoppiate nel mondo in questo mese di ottobre.
Proteste nate per questioni specifiche – in Cile la scintilla è stata l’aumento delle tariffe della metropolitana, in Libano una tassa sui servizi di videochiamata su WhatsApp, Facebook Messenger e FaceTime, in Arabia Saudita per i locali dove si fuma con il narghilé, in India per le cipolle – ma che non si sono esaurite quando le loro cause scatenanti sono rientrate e le richieste dei manifestanti sono state accolte: «È tutto così vago.
Perché non l’hanno fatto 30 anni fa?», ha affermato un manifestante in Libano dopo le promesse di riforma di Hariri … leggi tutto