di Giorgio Comai (Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa – Trento)
Nel corso delle ultime elezioni presidenziali romene, quasi un milione di elettori ha votato all'estero recandosi agli oltre 800 seggi sparsi in tutto il mondo e aperti dal venerdì alla domenica: un’esplorazione visiva dei dati
Alle elezioni presidenziali del 2019, i cittadini romeni residenti all’estero hanno potuto partecipare ai due turni elettorali votando in oltre 800 seggi sparsi in tutto il mondo o per corrispondenza. Sia l’allungamento dei tempi di apertura dei seggi (si può votare per 3 giorni), sia il voto per corrispondenza sono stati introdotti nel 2019, dopo che i lunghissimi tempi di attesa – che risultavano in una sostanziale soppressione dei votanti – avevano compromesso le recenti elezioni.
I romeni che vivono al di fuori dei confini nazionali hanno approfittato della possibilità di votare senza dover aspettare in fila per ore: in 940.000 – circa il 10% dei voti totali espressi – si sono recati alle urne per il secondo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre 2019.
Un numero più che raddoppiato rispetto alla votazione del 2014 (quando votarono in quasi 400.000) e altissimo rispetto ai meno di 150.000 che espressero la propria preferenza alle presidenziali del 2009 … leggi tutto