La storia dimenticata del rivoluzionario bolscevico che inventò la fantascienza (thevision.com)

di Giuseppe Luca Scaffidi

Nell’aprile del 1908, sulla terrazza della Villa Blaesus
di Capri due ospiti del drammaturgo russo 
Maksim Gor’kij sono seduti l’uno di fronte all’altro 
per confrontarsi in una delle più emblematiche partite 
a scacchi della storia. 

Il primo è Nikolaj Lenin, volto di punta del bolscevismo rivoluzionario. Il secondo è un medico proveniente da Sokółka che ha acquisito grande notorietà nell’ambito del proletariato organizzato pietroburghese e moscovita, prima con la pubblicazione di Breve compendio di scienza economica, manuale economico indirizzato agli operai, e successivamente come primo traduttore in russo de Il Capitale di Marx: Aleksandr Aleksandrovič Malinovskij, in arte Bogdanov.

Su quella scacchiera stavano per giocarsi il destino della futura Rivoluzione d’Ottobre e, anche se in modo indiretto, grazie a questa partita nasce uno dei generi letterari più fortunati di sempre: la fantascienza.

Lenin non è arrivato a Capri per caso: Gor’kij e Bogdanov lo hanno invitato per illustrargli un progetto maturato durante l’esilio scontato dopo il fallimento della rivoluzione del 1905 … leggi tutto

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