L'autrice di 'Non è mica la Vergine Maria' racconta con pungente ironia i paradossi del più grande stato musulmano al mondo - l’Indonesia - e le minacce ricevute per averlo fatto
Una mattina di diversi anni fa i bulldozer hanno iniziato a radere al suolo il quartiere a luci rosse più vasto della zona orientante di Giacarta, in Indonesia. Si chiamava Kramat Tunggak e dava lavoro a circa tremila persone. L’ordine era arrivato nel 1999 dal governatore della capitale, Sutiyoso che aveva dichiarato: «La chiusura è un segno di Dio». Diversi anni dopo, su quello stesso cemento è stata costruita la più grande moschea e centro islamico della città.
Quelle ruspe le ricorda bene Feby Indirani, scrittrice e giornalista indonesiana, autrice del libro Non è mica la Vergine Maria, pubblicato in Italia – grazie!- da Add editore. Cresciuta a pochi metri da quella moschea, Feby Indirani, 40 anni, ha osservato in silenzio il cambiamento della sua città e del Paese in cui è nata … leggi tutto