Gli stati dell’Ue non fanno la loro parte (voxeurop.eu)

di Nikolaj Nielsen  (euobserver.com Bruxelles Traduzione di Andrea Torsello)

Secondo la Corte dei conti Ue, il programma obbligatorio, creato nel 2015, per smistare le persone in cerca di protezione internazionale da Grecia e Italia (paesi di arrivo) verso gli altri paesi dell’ Unione europea non ha prodotto i risultati attesi. 

Nonostante gli stati membri abbiano accolto circa 35mila persone provenienti da Grecia e Italia, un report della Corte dei Conti afferma che, per esempio, nella sola Grecia ci sono ancora circa  almeno 445mila eritrei, iracheni e siriani che, potenzialmente, sono ammissibili al ricollocamento.

Mercoledì 13 novembre l’autore principale della relazione, Leo Brincat, ha spiegato ai giornalisti a Bruxelles che, inoltre, 36mila persone potevano essere eventualmente trasferiti dall’Italia verso altri paesi Ue.“Se guardiamo invece il totale dei migranti riposizionati” spiega Brincat, “vediamo che le persone ricollocate sono state 21.999 per la Grecia e 12.706 per l’Italia”.

Secondo la Corte dei conti europea ad oggi  i migranti ricollocati rappresentano solo il 4 per cento circa dei richiedenti asilo in Italia e circa il 22 per cento di quelli presenti in Grecia.

Spesso citato da parte della Commissione europea come un successo, lo schema biennale ha causato anche notevoli controversie con alcuni stati membri, con conseguenti battaglie giudiziarie alla Corte europea di giustizia in Lussemburgo … leggi tutto

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