di Corrado Conti and Monica Panza
Reportage dalla cittadina serba di Šid a cinque chilometri dal confine con la Croazia. Passano anche da qui le persone dirette in Europa, senza assistenza, esposte a violenze delle polizie, respinte illegalmente e sgomberate di continuo. Il governo di Belgrado stringe sempre più le maglie, come raccontano i volontari di No Name Kitchen, con l’assistenza dell’Agenzia europea Frontex
La città di Šid, in Serbia, dista appena cinque chilometri dal confine con la Croazia. Passa anche da qui la “rotta balcanica” percorsa da decine di migliaia di persone, in particolare cittadini afghani, siriani, Nordafricani. I migranti stazionano al freddo, in condizioni disumane, in attesa di riprovare ad attraversare la frontiera.
A fine novembre 2019, alcuni volontari dell’associazione Mir Sada di Lecco e del circolo Arci Spazio Condiviso di Calolziocorte (LC) -chi scrive tra loro- si sono recati da quelle parti per seguire il lavoro dell’associazione No Name Kitchen (NNK), impegnata ad aiutare in ogni modo le persone in cammino … leggi tutto