Susan Sontag. La coscienza imbrigliata (doppiozero.com)

di Marco Belpoliti

5 maggio 1964: “La mano destra = la mano aggressiva, la mano che masturba. Perciò, preferire la mano sinistra!... Renderla romantica, sentimentale!”. 

Con questa frase si apre La coscienza imbrigliata al corpo. Diari e taccuini 1964-1980 di Susan Sontag, il secondo volume curato dal figlio David Rieff e tradotto ottimamente da Paolo Dilonardo, (Nottetempo, pp. 593), che renderà a breve in italiano le opere della autrice americana da Nottetempo.

Il libro comprende gli anni centrali della sua attività di saggista e scrittrice, quelli più fervidi di idee e opere, ma anche quelli in cui si manifesta il tumore al seno. I diari sono una sorta di zibaldone, un palinsesto, un brogliaccio, in continuo bilico tra la sua vita privata e l’annotazione di pensieri, letture, film visti, incontri e frasi prese al volo, una scrittura tesa tra la riflessione di sé e gli appunti per saggi e articolileggi tutto

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