Se le aspettative sono immense, la realtà è deludente (voxeurop.eu)

di Zlatko Dizdarević Green European Journal (Bruxelles)

Zlatko Dizdarević, scrittore e diplomatico, analizza le ragioni – a cominciare dai giochi di potere e dai clientelismi – per le quali il processo di adesione dei paesi dei Balcani occidentali rischia di restare un punto morto, impantanato in un dialogo tra sordi, e lancia l’allarme sui rischi che possono derivare da ambiguità e apparenze.

Sia per gli osservatori esterni che per un numero sempre maggiore di cittadini europei, l’Unione europea si sta trasformando in uno spettacolo grottesco. Questa scivolata sta avvenendo lentamente ma inesorabilmente, a prescindere da quanto i funzionari di Bruxelles cerchino di spiegare l’Ue e i suoi meccanismi di funzionamento.

I fatti dimostrano senza ambiguità che l’Ue di oggi è lontana dalle relazioni, dagli standard, dalla logica politica e persino dai principi sui quali si è fondata, quando 16 anni fa fu firmata con impegno incondizionato la cosiddetta promessa di Salonicco: il futuro dei Balcani occidentali è nell’Unione europea.

La scorsa estate Angela Merkel e Viktor Orbán hanno commemorato il 19 agosto 1989, giorno storico in cui l’Ungheria — allora dietro la cortina di ferro — ha aperto le frontiere a 700 rifugiati della Germania dell’Est in viaggio verso l’Austria e la libertà. Più tardi quell’anno cadrà il Muro di Berlino … leggi tutto

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