Aperti ottanta posti nelle rete
Altromercato in otto Regioni per giovani tra i 18 e 28 anni. L’obiettivo è trasmettere le idee e le pratiche del fair trade, occupandosi di disuguaglianze e sostenibilità. C’è tempo fino al 26 gennaio per inviare le candidature
Diffondere i valori del fair trade, sensibilizzare le comunità locali sulle disuguaglianze economiche e sociali e sviluppare un’informazione attenta sulle scelte che i singoli cittadini possono compiere, diventando consumatori consapevoli.
Sono gli obiettivi dei progetti per il servizio civile universale attivati dalle botteghe del commercio equo e solidale per il 2022. In collaborazione con Altromercato ed Equo Garantito, 80 posti per giovani civilisti sono stati aperti nelle botteghe del mondo in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria. Come previsto dal bando del Dipartimento per le politiche giovanili, sono rivolti a persone tra i 18 e 28 anni, hanno la durata di 12 mesi e prevedono un rimborso spese di 444 euro mensili. C’è tempo fino al 26 gennaio per inviare la candidatura.
“Rete equa e solidale-per tessere il futuro insieme”, nome del progetto, prevede singole articolazioni territoriali. “Il centro principale in cui si svolgeranno le attività sono le botteghe, un luogo di formazione e non solo di vendita”, spiega ad Altreconomia Alessia Bordo della Bottega Solidale di Genova, che è capofila dei progetti, responsabile del servizio civile per Altromercato.
“I volontari saranno a contatto con il pubblico, veicolando i messaggi del fair trade”. Le iniziative mirano a perseguire due degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura (obiettivo numero dodici) e potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica (obiettivo numero dieci).
Una parte del percorso, per un totale di 72 ore, è dedicata alla formazione sui temi e gli approcci del commercio equo e solidale. “Si tratta di un aspetto fondamentale dell’esperienza che permette ai ragazzi anche di conoscere i progetti attivati da Altromercato e le storie dei produttori presenti nelle botteghe”, continua Bordo.
È il caso di “O’Press”, volto a contrastare le disuguaglianze sociali con un laboratorio di serigrafia nel carcere di Marassi a Genova, e “Parc”, iniziativa che in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza promuove la cultura della convivenza e l’emancipazione delle donne attraverso formazione e lavoro. È prevista inoltre una collaborazione nella realizzazione di un’indagine sul consumo critico e la filiera tessile, condotta dal centro di ricerca Modacult dell’Università Cattolica di Milano.
“Come Equo Garantito abbiamo supportato le botteghe aderenti alla rete di Altromercato nelle attività di formazione e in momenti di approfondimento sui nostri temi”, spiega Gaga Pignatelli dell’associazione di categoria delle organizzazioni di commercio equo e solidale italiane … leggi tutto