di Davide Mencarelli
Non arrivano su barconi, né finiscono in centri d’accoglienza in attesa non si sa bene di cosa, non vengono additati per il colore della pelle o per la loro provenienza.
Rappresentano la nuova frontiera del pregiudizio, quello che in pochi giorni ha conquistato il mondo.
Il popolo cinese è l’ultimo in ordine di tempo ad incarnare i panni dell’untore, i loro negozi, i ristoranti, i luoghi de nostro vivere sono diventati improvvisamente lazzaretti da scampare in ogni modo, poco importa se i proprietari vivono nel nostro stesso condominio e i figli vanno a scuola con i nostri.
Peggio che mai i quartieri delle città dove la loro presenza è stabile e numerosa, queste zone si sono tramutate improvvisamente in ghetti da mettere in quarantena, da evitare in ogni modo. Fino a iniziative, come quelle delle giunte leghiste di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia di Trento – per la messa sotto osservazione di tutti i bambini rientrati da un viaggio in Cina – che non si sa se classificare come eccesso di prudenza o come strumentalizzazione politica operata sui più piccoli …. leggi tutto