PD Bologna, il regime rosa / Questo l’ha fatto Merola (repubblica.it)

di Andrea Chiarini

Quel che è ormai chiaro nei primi cento giorni 
di  Matteo Lepore è che i problemi maggiori il 
sindaco non li avrà da una opposizione 
di centrodestra 

che si accontenta di qualche picco a inizio seduta. Ma dal fuoco amico, per modo di dire, di quelli che vengono semplificando chiamati i ribelli, ovvero i piddini rifomisti che tentarono il ribaltone sposando la causa della sindaca Isabella Conti alle primarie.

Sono loro, in testa l’ex assessore Alberto Aitini, a fare il controcanto alle mosse della giunta come nel rivendicare  la contuinità amministrativa dei progetti di Merola (Passante, tram…) o come nel caso del  piano freddo.

Dinamica ormai scontata e complicata dal fatto che a congresso provinciale ormai finito, ancora mancano nel Pd  i passaggi formali e politici per la formazione della segreteria e della direzione, tenendo così in scacco il 32% strappato dalla minoranza.

Più passa il tempo e più sarà difficile  trovare una ricomposizione, perché se è vero che più c’è sintonia tra amministrazione e vertici locali  del partito e più in Comune dormono sonni tranquilli, non va però sottovalutato il processo per altro non nuovo  in cui tutto avviene e  si tiene all’interno del Pd: governo e opposizione.

Dove i veleni vecchi e nuovi rischiano di far molti  danni.

pala unipol

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